Rosignano Milk Buzza_Massimo Vitali_Courtesy dell'artista
18/11/2024 - La Galleria Maison Bosi di Via Margutta a Roma ospita, fino al 4 dicembre 2024, la mostra fotografica Sospesi, curata da Serena Tabacchi, che vedrà insieme in un unico evento espositivo due distintivi esponenti della fotografia contemporanea italiana: Jacopo Di Cera e Massimo Vitali.
Due fotografi a confronto per una mostra che indaga l'italianità e gli italiani attraverso 10 scatti, installazioni digitali e audiovisive realizzati tra il 1990 e il 2024, offrendo una riflessione profonda e visivamente potente su come la nostra società si sia evoluta nel tempo. I due fotografi, di diverse generazioni, in dialogo tra immersione e distacco, raccontano un'Italia sospesa tra tradizione e modernità, dove la continuità si mescola ai cambiamenti sociali, documentando luoghi iconici del nostro Paese, come spiagge, piazze e spazi pubblici, ma offrendo anche una riflessione sull'identità italiana e sulle sue trasformazioni.
Se Di Cera invita lo spettatore a distaccarsi dalla scena e a riflettere sul collettivo, Vitali coinvolge l’osservatore nella complessità del dettaglio, facendolo immergere nelle dinamiche della vita quotidiana.
Jacopo Di Cera sceglie di osservare il mondo da una prospettiva zenitale, utilizzando droni di ultima generazione per eliminare la profondità di campo e livellare la scena. Nei suoi scatti, che inducono lo spettatore a riflettere sull'essenza stessa della nostra società, le differenze sociali e individuali si dissolvono, portando alla luce una realtà uniforme, in cui ogni soggetto è parte di un paesaggio collettivo e interconnesso. Le sue fotografie raccontano l'Italia vista dall'alto, dove ogni elemento si fonde in una visione unitaria, eliminando le gerarchie visive e sociali.
Massimo Vitali, d'altro canto, è noto per le sue panoramiche di spiagge e spazi pubblici affollati, dove la profondità di campo rende ogni dettaglio vibrante e carico di significato. Le sue immagini catturano scene di vita quotidiana che, sotto il suo sguardo attento, si trasformano in affreschi contemporanei. Ogni gesto, ombra e movimento contribuisce a costruire un racconto stratificato che si snoda attraverso la complessità delle interazioni umane e sociali.
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