26/04/2010 - A 30 anni dalla scomparsa di Pierluigi Nervi, Sondrio, città natale dell’architetto, ospita in questi giorni una mostra dedicata al lavoro di uno dei protagonisti del Novecento italiano. L’esposizione, dal titolo “Pier Luigi Nervi. L'architettura molecolare”, ha sede presso la "Galleria Credito Valtellinese" e sarà visitabile fino al prossimo 20 giugno.
Al centro dell'evento 120 riproduzioni in alta definizione di materiale documentario, fotografico, progettuale e grafico inerente la storia professionale e umana dell'architetto. “La sapienza di coniugare arte e scienza, tecnica ed eleganza, senza mai perdere di vista funzione e costi, è la cifra che ha contribuito a fare di Pierluigi Nervi uno dei più grandi architetti del e internazionale. La mostra mette in luce, attraverso fotografie e progetti, la complessa attività di Nervi che si manifesta in molteplici aspetti che vanno dall'ideazione alla realizzazione delle sue opere architettoniche. Da architetto-artista privilegiava materiali come il calcestruzzo e il ferro-cemento che riusciva a plasmare con grande abilità grazie alla sua profonda conoscenza delle tecniche costruttive”, spiegano dalla Fondazione Gruppo Credito Valtellinese, che ha prodotto e organizzato la mostra, per la cura di Fausto Colombo.
All'esposizione è associato un catalogo, con testi di Antonello Alici, Giacomo Barucca, Giovanni Bellocci, Andrea Tito Colombo e Franco Mola.
Pierluigi Nervi - Biografia
Pierluigi Nervi nasce a Sondrio nel 1891, da Antonio e da Luisa Bartoli. In seguito alle mobilità del lavoro paterno, direttore di un ufficio postale, si iscrive alla Facoltà di Ingegneria di Bologna dove ottiene la Laurea in Ingegneria Civile. Successivamente (1913) lavora per circa 10 anni nell'Ufficio Tecnico della "Società per Costruzioni Cementizie" (Bologna).
A seguito della I Guerra Mondiale (1915-18) viene richiamato nell'Esercito come Ufficiale del Genio.
Nell'arco del tempo 1920-1932 fonda un proprio studio a Roma con l'Ing. Nebbiosi. Nell'anno 1924 sposa Irene Calosi dalla cui unione Nascono quattro figli: Antonio, Mario, Carlo, Vittorio, tre dei quali parteciperanno all'attività del padre di progettazione e realizzazione di opere edilizie a partire dagli anni '50.
Tra le architetture fondamentali nel suo lungo percorso professionale non possono non essere citate lo Stadio di Firenze, il Palazzo del Lavoro per Italia '61 a Torino, il Palazzetto dello Sport di Roma, la Cattedrale cattolica di San Francisco, la sede dell'UNESCO a Parigi, il grattacielo di Australia Square a Sidney e quello di Victoria Square a Montreal, l'Ambasciata d'Italia a Brasilia, il "Pirellone" a Milano (con Danusso e Ponti), le realizzazioni per le Olimpiadi romane del 1960, sino all'opera forse più famosa la Aula Nervi in Vaticano voluta da Paolo VI per le udienze papali.
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