05/07/2010 – Il Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro ha inaugurato lo scorso 3 luglio la mostra “PAESAGGI Luigi Ghirri - Mario Giacomelli”, a cura di Alessandra Mauro e Ludovico Pratesi.
Per la prima volta un contenitore culturale pubblico vede accostati gli scatti, circa ottanta, di due grandi maestri della fotografia italiana: “La posizione geografica di Pesaro, situata ai confini tra le Marche e la Romagna, ha suggerito questa mostra basata sull’idea di paesaggio, interpretata dai due artisti: orizzonti evanescenti e metafisici per Ghirri, superfici drammatiche e contrastate per Giacomelli”, spiegano gli organizzatori dell’evento.
“Nei paesaggi familiari della costiera romagnola, interpretati da Ghirri, e le campagne delle colline marchigiane viste da Giacomelli, i due autori hanno cercato il senso e la ragione di un legame speciale con i luoghi di infanzia e di vita quotidiana che diventano lo scenario preferito e primario per le proprie osservazioni, oggetto di studio e di lavoro fertile e creativo. Tra documentazione e invenzione, il paesaggio ridefinisce in queste opere l’orizzonte creativo degli autori che compongono, da una fotografia all’altra, la mappa geografica personalissima, e per questo vera e profonda, della costa adriatica – romagnola e marchigiana – come il confine tra uno spazio esterno da percorrere e uno più interno da lasciar affiorare in superficie, proseguono dal Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro.
E’ un itinerario visivo legato ad un ‘viaggiare senza spostarsi’ attraverso il territorio, un modo per il visitatore di scoprire paesaggi sconosciuti o riconoscere luoghi familiari attraverso l’interpretazione degli artisti. Un’esposizione che ancora una volta cerca di sottolineare l’importanza del legame con un territorio proiettato verso il mondo esterno, per far sì che tutti possano comprenderne il profondo valore culturale ed artistico”.
La mostra è allestita nei due spazi espositivi del Museo, la Chiesa del Suffragio e il loggiato. Il catalogo, edito da Silvana Editoriale, presenta la riproduzione di tutte le opere in mostra e i testi critici di Alessandra Mauro, Simona Guerra e Massimo Mussini.
L’esposizione sarà visitabile fino al prossimo 19 settembre.
Luigi Ghirri (Reggio Emilia 1943-1992) è considerato uno dei maestri della fotografia italiana del dopoguerra. Tra i suoi lavori fotografici a colori dedicati al paesaggio, che interpreta in maniera silenziosa e metafisica, celebre è la serie dedicata alla Via Emilia (1986). I suoi lavori sono conservati presso varie realtà museali nel mondo, tra cui Stedelijk Museum (Amsterdam), Musée-Château (Annecy), Musée de la Photographie Réattu (Arles), Museum of Modern Art (New York), Cabinets des estampes - Bibliotèque Nationale (Paris), Fond National d'Art Contemporain (Paris).
Mario Giacomelli (Senigallia 1925-2000) ha interpretato il territorio marchigiano con un linguaggio delicato e poetico, basato su immagini in bianco e nero di grande rigore compositivo. Le sue immagini sono state esposte nei più grandi spazi espositivi del mondo, dalla Photokina di Colonia nel 1963 al MOMA di New York (1964), dal Metropolitan di New York (1967) alla Bibliothèque Nationale di Parigi (1972), dal Victoria & Albert Museum di Londra (1975) al Visual Studies Workshop di Rochester (1979).
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