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(c) Fondazione Volume
04/01/2013 - “Ho realizzato queste colonne come oggetti, come bottiglie di Morandi, che pur essendo sempre le stesse, sempre quelle che abbiamo di fronte ogni giorno, appaiono ogni volta diverse. È sufficiente una entasi leggermente pronunciata o una variazione nelle proporzioni tra stelo e capitello, tra base e sporgenza del gradino, che tutto cambia, tutto appare con una proporzione nuova e diversa".
Così il maestro Michele De Lucchi descrive la sua installazione site-specific realizzata presso gli spazi della Fondazione VOLUME! di Roma, dal titolo ‘Colonne Portanti’ , in mostra fino al prossimo 15 febbraio.
L’iniziativa, a cura di Emilia Giorgi, pone l’attenzione sull’intervento dell’architetto all’interno dello spazio espositivo, nel tentativo di scoprire nicchie nascoste e generarne delle nuove, per definire una sorta di spazio ideale e, al tempo stesso, per contenere le colonne lignee da lui realizzate.
De Lucchi spiega, infatti, che: “Nicchie e colonne realizzano uno spazio, una piccola architettura pura e completa che non ha bisogno della dimensione per comunicare forza e ricchezza”.
All’interno delle nicchie le colonne, composte da spicchi in legno di noce di varie dimensioni, con fibra orientata verso il centro, sono assemblate pezzo per pezzo e strato su strato, come se fossero state montate dalle mani di un bambino o dall’atto sovrannaturale di una divinità o più semplicemente dal lavoro di un consumato artigiano.
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Scheda evento: |
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(c) Federico Ridolfi (c) Federico Ridolfi (c) Federico Ridolfi (c) Federico Ridolfi (c) Federico Ridolfi (c) Federico Ridolfi Michele De Lucchi, china e matita colorata su carta, 2012 (c) Fondazione Volume Michele De Lucchi, china e matita colorata su carta, 2012 (c) Fondazione Volume
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