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27/11/2015 - Fino al 10 gennaio 2016 Fondazione Prada presenta una mostra antologica dedicata a Gianni Piacentino (Torino, 1945), a cura di Germano Celant.
L’esposizione è allestita nei due livelli del Podium, lo spazio centrale del complesso architettonico, riunisce oltre 90 lavori e racconta il percorso dell’artista secondo un ordine anticronologico, dalle opere più recenti realizzate nel 2015 fino ai primi lavori datati 1965.
Alla ricerca di un punto d’incontro tra la Pop art e la Minimal art, Piacentino trova una risposta nel mondo della velocità e dei mezzi di trasporto come l’automobile, la moto e l’aereo, prodotti della cultura popolare, in quanto testimonianza di un’estetica industriale.
Come spiega Germano Celant: “È in questo clima storico di oscillazione tra arte e design, tra artigianato e industria, tra utile e inutile, tra unicità e serie, che si colloca il contributo di Piacentino, le cui alterità e unicità risiedono proprio nella dialettica tra le due polarità”.
Durante il suo percorso professionale, in un clima che oscilla continuamente tra arte e design, tra artigianato e industria, Piacentino si è posto alla guida del processo creativo seguendo, come avviene nel mondo del design, tutte le fasi proprie di uno schema di produzione industriale.
“Al centro del mio lavoro c’è sempre la rilevanza del controllo tecnico e matematico. Non mi lascio sedurre dal rimosso e dalle pulsioni” spiega l'artista.
La mostra si correda di una pubblicazione a cura di Germano Celant edita dalla Fondazione Prada e formata da tre volumi – Book I: Sketches and Projects, Book II: Sculptures and Paintings e Book III: Gianni Piacentino.
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