13/05/2019 - L’Alto Adige è caratterizzato da tipologie e stili architettonici tra loro molto differenti, plasmati dalla storia e dalla cultura locale. A maggior ragione, pertanto, per chi si occupa di architettura e urbanistica vale la pena osservare i fattori geografici e geologici, confrontarsi con i luoghi e con il contesto cercando esplicitamente un dialogo. Il Genius Loci, il carattere del luogo, gioca un ruolo fondamentale nell’architettura nel momento in cui si rende necessario cogliere gli spunti offerti da un contesto per proiettarli poi nel futuro.
Che cosa significa „genius loci“?
Un luogo è veramente un luogo, cioè non una semplice porzione di spazio, un puro dato topografico, solo se riusciamo a riconoscerne il genio, il demon, il nume tutelare che lo abita. Anche l’architettura aspira ad abitare i luoghi, per farlo però è costretta a trasformarli, ad adattarli alle esigenze degli uomini, e deve perciò scender a patti, se non vuole essere rigettata, con il genio che già li abita, con lo spirito che ne ha definito il carattere.
Il “Genius Loci” è una potente metafora che ci invita a considerare il territorio su cui agiamo come un corpo vivo, con una sua fisionomia e una sua anima. Le Alpi sono una parte d’Europa in cui ancora dimorano questi spiriti. Sono una riserva di luoghi singolari e non generici, con una propria sacralità che noi e i molti che ogni anno, in fuga da non luoghi ed atopie, salgono a visitarli, riusciamo ancora a riconoscere.
Per un architetto tuttavia ascoltare il genio è una operazione non facile. Non equivale infatti a ricavare deterministicamente da un luogo delle regole da applicare in modo meccanico. Le domande, le richieste che poniamo a un luogo sono infatti quasi sempre del tutto nuove rispetto a quelle di coloro che ci hanno preceduto.
In che modo il luogo influisce sugli edifici? Quali sono le esigenze di un luogo a cui i progetti di architettura dovrebbero fare riferimento?
Come sia possibile lavorare in consonanza con lo spirito del luogo, rinnovarne l’essenza senza tradirla è ciò che andremo a cercare nei tour di quest’anno. Le Giornate dell’Architettura Alto Adige 2019, dal 17 al 19 maggio, cercano di rispondere a queste domande proponendo dieci differenti tour distribuiti in tre giornate: architetti, committenti e artigiani presentano edifici di abitazione moderni, masi risanati, spazi pubblici e privati nel loro contesto culturale e geografico. È un invito a vivere in modo nuovo l’architettura rurale e urbana dell’Alto Adige.
Tour 01_Intervenire nel contesto del paese _Val Passiria
Tour 02_Insediamenti residenziali contemporanei a Bressanone
Tour 03_Nuovi edifi ci sul Renon
Tour04_Dal regno del silenzio a un concerto in piazza, passando accanto a un drago addormentato_Val Pusteria
Tour 05_Architetture tradizionali e contemporanee in Val Venosta
Tour 06_ Il tempo nell'architettura_Castelrotto
Tour 07_Edifi ci che caratterizzano la valle_Val di Funes
Tour 08_Genius Loci a Bolzano_tra pianifi cazione urbanistica e riempimenti di vuoti urbani
Tour 09_Continuare a costruire e inserire in modo sensibile nuove forme nel paesaggio_Val Sarentino
Tour 10a_Mairhof_Parcines_Masi ristrutturati
Tour 10 b_Feirumhof Renon_Masi ristrutturati
Le giornate dell’architettura sono un’iniziativa della Fondazione Architettura Alto Adige in collaborazione con IDM Alto Adige, lvh, HGV e la ditta Schweigkofler.
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