Press Conference - photo by Gianluca Di Ioia
26/05/2021 - Questa mattina è stato ufficialmente presentato il Supersalone, il format curato da Stefano Boeri per l'edizione 2021 del Salone del Mobile. In programma a Rho dal 5 al 10 settembre, la prima grande mostra del design a riaprire i battenti sarà un evento speciale, "di transizone", in attesa della sessantesima edizione attesa ad aprile 2022, e sarà aperto a tutti, non solo agli addetti ai lavori. Il layout espositivo sarà distribuito su tre padiglioni della fiera, dove i tradizionali stand lasceranno il posto a pareti flessibili. Tutti i prodotti esposti saranno dotati di un QR code e l'acquisto seguirà la tradizionale logica di filiera.
Insieme a Boeri un team internazionale di co-progettisti – Andrea Caputo, Maria Cristina Didero, Anniina Koivu, Lukas Wegwerth e Marco Ferrari ed Elisa Pasqual di Studio Folder. Una squadra che collaborerà con Giorgio Donà, co-founder e direttore di Stefano Boeri Interiors.
La conferenza stampa è stata introdotta dal sindaco di Milano Beppe Sala, cui hanno fatto seguito gli interventi del presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, il Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, ed un messaggio del Ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Tutti messaggi di sostegno alle aziende, che hanno sottolineato l’importanza di una ripartenza ufficiale della città di Milano come punto di riferimento per il design.
“E’ una versione diversa - dichiara il presidente di Federlegno Arredo Claudio Feltrin, che ha anticipato l’intervento più descrittivo del progetto affidato in conferenza stampa a Boeri – per riuscire a salvaguardare le aziende, che in questo periodo non hanno perso lo spirito di innovazione. Le regole di ingaggio sono alla portata con i tempi”.
“All’inizio c’era perplessità – spiega Boeri – perché il tempo era troppo poco. Poi abbiamo accettato la sfida di fare un Salone diverso, ma di fare il Salone. Sarà un’edizione inedita, molto legata alla storia campionaria del Salone, ma anche nuova”.
“Il Salone sarà aperto quest’anno anche ai privati – precisa subito entrando nel merito del progetto – e non sarà un Salone di stand ma di spazio condiviso”.
Saranno utilizzati soli 3 padiglioni della fiera di Rho, e al posto degli stand ci saranno delle grandi pareti – che Boeri definisce flessibili ed elastiche– allestite con i prodotti.
“Mentre lo stand segue la logica di occupazione dello spazio – spiega Andrea Caputo – questa volta abbiamo lavorato in una logica diametricalmente opposta. L’idea di distribuzione longitudinale delle pareti è quest’anno il progetto di identità della fiera stessa”.
Sono altresì previste ulteriori aree di esposizione orizzontale, benché di piccole dimensioni, pensate per dare spazio ai prodotti non esponibili su una parete.
E non mancheranno spazi comuni per presentazioni in presenza, aree dedicate al food, altre per raccontare la storia del design ed altre ancora dedicate al futuro del design, con mostre sul lavoro delle scuole.
All’ingresso della fiera un bosco “alla Boeri”, con un grande spazio verde fatto di 200 alberi che, al termine dei sei giorni di evento, verranno messi a dimora nell’area metropolitana milanese.
In ottica di circolarità e sostenibilità, tutti i materiali dell’allestimento sono stati pensati per poter essere smontati e successivamente riutilizzati.
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