Dimensione testo |
|
Cersaie 2021_Mostra G124
30/09/2021 - È stata inaugurata oggi a Cersaie la prima mostra dedicata ai progetti del gruppo di giovani architetti coinvolti da Renzo Piano nel progetto G124. Allestita al Padiglione 18 su una superficie di 240 mq, la mostra G124 Renzo Piano: il rammendo delle periferie. Un viaggio tra le città italiane presenta una selezione dei progetti realizzati dal 2014 ad oggi con un focus su quelli del 2020, ora in via di completamento al Parco XXII Aprile di Modena, al Parco dei Salici di Padova e allo Zen di Palermo.
"Le motivazioni che hanno portato Cersaie ad ospitare la mostra - ha sottolineato in apertura il direttore generale di Confindustria Ceramica Armando Cafiero - risiedono sia nell'importanza che la ceramica possiede nella qualificazione delle periferie sia nel ruolo che essa ricopre nell'ambito della sostenibilità. Il filo conduttore risiede in un'idea di condivisione della direzione intrapresa dal Progetto G124 nel recupero delle periferie e nell'impegno profuso nella formazione dei giovani, in quanto sono coloro che rappresentano anche il futuro del settore ceramico".
Matteo Agnoletto, docente del Dipartimento di Architettura dell'Università di Bologna e tutor del G124 Bologna, ha spiegato infatti come si tratti di un progetto nato nel momento in cui Renzo Piano è stato nominato senatore a vita, la cui scelta è stata quella di rendersi utile per il Paese investendo nelle periferie delle città italiane e credendo nei giovani.
Con la creazione nel 2014 di G124, Piano ha creato un gruppo di lavoro costituito da giovani architetti (tutti sotto i 35 anni e retribuiti con lo stipendio del Senatore) che, coordinati dai responsabili scientifici scelti tra docenti delle Università italiane, e aiutati da altre figure professionali (sociologi, antropologi, economisti, critici, urbanisti…) hanno il compito di produrre studi di rammendo su una periferia in un anno di lavoro. G124 è il codice che identifica la stanza di Palazzo Giustiniani al Senato assegnata all’architetto. Di anno in anno dal 2014 ad oggi sono stati così creati diversi gruppi di giovani che hanno sviluppato progettualità su città sparse su tutta la penisola.
La scelta della città di Modena porta i ringraziamenti di Andrea Bortolamasi, assessore con deleghe alla Cultura, Politiche Giovanili, Città universitaria presso il Comune di Modena, che sottolinea l'importanza del progetto per la rigenerazione urbana e sociale della città, oltre che per l'esigenza di ripartenza a seguito della pandemia. "Il termine 'rammendo' - aggiunge - risulta molto appropriato in quanto sottintende proprio quell'ordito di relazioni che il Covid ha minato e la necessità primaria di ripristinarlo, ridisegnarlo, nella prospettiva di riappropiarsi degli spazi pubblici".
A Palazzo dei Congressi si è svolta a seguire, sui medesimi temi, la conferenza "La bellezza salverà il mondo e lo salverà una persona alla volta. Una persona alla volta, ma lo salverà. L'esperienza del G124 Renzo Piano ‘Il rammendo delle periferie’”, alla quale hanno partecipato Edoardo Narne, Docente Composizione Architettonica e Urbana presso l'Università di Padova, Stefano Mancuso, Docente e Direttore del Laboratorio Internazionale di Neurobiologia Vegetale Università di Firenze e l'artista Edoardo Tresoldi, moderati da Matteo Agnoletto.
|
|
|
|
Scheda evento: |
|
|
|
|
Scheda evento: |
|
|
Cersaie 2021_Mostra G124 Cersaie 2021_Mostra G124 Cersaie 2021_Mostra G124 Cersaie 2021_Mostra G124 Cersaie 2021_Mostra G124 Cersaie 2021_Mostra G124 Cersaie 2021_Mostra G124 Cersaie 2021_Mostra G124Cersaie2 021_Mostra G124 Cersaie 2021_Mostra G124Cersaie2 021_Mostra G124 Cersaie 2021_Mostra G124
Consiglia questa notizia ai tuoi amici
|
|
|
|
|
Scheda evento: |
|
|
|
|
Scheda evento: |
|
|
|
|