The Yearning 2021, Tricky Walsh
02/02/2022 - Il Madre di Napoli, Museo d’arte contemporanea della Regione Campania, ospita fino al 2 maggio 2022 Rethinking Nature.
Un nuovo format, curato della Direttrice artistica Kathryn Weir e da Ilaria Conti, in cui il concetto di mostra incontra quello di piattaforma multidisciplinare, per affrontare, attraverso la ricerca artistica, il tema dell’ecologia politica, intesa come la necessità di costruire un nuovo rapporto tra gli esseri umani e l’ecosistema di cui fanno parte.
20 nuove produzioni presentate in anteprima internazionale, più di 50 opere realizzate da oltre 40 artisti e collettivi provenienti da 22 paesi – Argentina, Australia, Bangladesh, Brasile, Canada, Cile, Cina, Cuba, Ecuador, Filippine, Francia, Germania, Guatemala, Iranda, Italia, Nepal, Nigeria, Perù, Spagna, Stati Uniti, Sud Africa e Venezuela – che sviluppano pratiche artistiche collaborative e di ricerca in diverse geografie e riflettono sull’attuale crisi ambientale, oltre che economica, politica e culturale.
Rethinking Nature rivela come l'arte contemporanea stia contribuendo ad una serie di processi culturali e politici in grado di ripensare collettivamente i fondamenti etici dell'esistenza nel mondo, facendo luce sulle forme di interconnessione che legano l'intero pianeta. Il progetto articola sperimentazioni creative e vocabolari diversi, al fine di produrre nuove forme di sapere e di interazione culturale e sociale. Le forme di pensiero critico che emergono nella mostra verranno inoltre condivise tramite una programmazione di eventi e laboratori che coinvolgeranno artisti e ricercatori di sensibilità e contesti sociopolitici diversi.
Una mostra necessaria in un momento storico come quello che viviamo – dichiara Angela Tecce, Presidente della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee – in cui l’emergenza sanitaria ha sottolineato l’urgenza di affrontare tematiche troppo spesso trascurate come la relazione con l’ambiente e l’influenza della politica e dei sistemi economici sullo sviluppo globale.
Non va mai dimenticato che l’arte contemporanea ha un ruolo primario non solo per la rilettura dell’attualità e dei meccanismi che ci circondano, ma anche perché contribuisce ad aprire nuovi spazi di dibattito e confronto, a creare pratiche che possono influenzare concretamente il presente, e a sensibilizzare pubblici differenti attraverso gli strumenti e i media più attuali.
L'accelerazione del riscaldamento globale, l'innalzamento dei mari, l'estinzione in massa di numerose specie, recenti anomalie meteorologiche, gli incontrollabili flussi e infiltrazioni di tossicità: questa situazione in divenire – dichiara Kathryn Weir, Direttrice artistica del museo Madre – non può essere separata dal moderno paradigma europeo che concepisce la natura come un serbatoio di risorse da sfruttare liberamente per il profitto.
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