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13/12/2006 - Si è inaugurata lo scorso 27 novembre la mostra Alberto Sartoris: Visioni di Architettura Moderna. Le fotografie della collezione Sartoris in dialogo con gli oggetti del Vitra Design Museum.
La mostra rimarrà aperta fino al 18 febbraio 2007 presso la Fondazione Centro Studi sull'Arte Licia e Carlo L. Ragghianti di Lucca.
La mostra è una produzione degli Archives de la Construction Moderne de l’Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne (EPFL) e del Vitra Design Museum di Weil am Rheim, Germania.
“Alberto Sartoris, architetto e scrittore, nato a Torino nel 1901, fu uno degli iniziatori del movimento razionalista italiano. Studiò all’Ecole des Beaux Arts di Ginevra fino al 1921. A partite dagli anni ’20 Sartoris svolse un’intensa attività di teorico propagandista della cultura razionalista e nel 1932 pubblicò la sua opera capitale Elementi dell’architettura funzionale, studio sugli sviluppi dell’architettura contemporanea.
Attualmente ospitata presso gli Archives de la Construction Moderne di Losanna,
la collezione Sartoris annovera più di 8.000 immagini originali di ragguardevole valore
documentario sul piano internazionale. Vi sono rappresentati i lavori di circa 650
architetti provenienti da tutto il mondo, tra i quali Le Corbusier, Giuseppe Terragni,
Hans Scharoun, Richard Neutra e Luis Barragan, solo per citare alcuni dei nomi più noti.
Inizialmente realizzate a fini documentari, molte delle fotografie rivelano anche una dimensione estetica di grande effetto. Gli scatti dei 410 fotografi presenti nella collezione sollevano nel contempo la questione dei complessi rapporti storici tra architettura e fotografia, soprattutto nel contesto temporale degli anni Venti e Trenta, quando la fotografia rivendicava la propria autonomia”.
La mostra ha selezionato 180 immagini originali realizzate da 60 diversi fotografi che interessano sia edifici conosciuti e dimenticati dell’architettura moderna sia progetti dello stesso Sartoris, in considerazione dei seguenti aspetti:
– cosa veniva documentato nelle fotografie a livello internazionale e quali erano le similitudini (o le differenze) tra i vari linguaggi fotografici coinvolti;
– quanto è intenso il dialogo tra l’immagine fotografica e l’intenzione architettonica, come illustrato dal lavoro di una decina di fotografi;
– in quale rapporto si collocano la sperimentazione e l’autonomia della fotografia rispetto all’architettura.
Le immagini vengono contestualizzate con i mezzi di informazione in cui hanno assunto una posizione di preminenza. La mostra infatti presenta numerosi libri e riviste d’epoca provenienti dall’Archivio Sartoris e dall’archivio del Vitra Design Museum, oltre a mettere in relazione le fotografie con plastici di edifici creati all’uopo, nonché con una mirabile selezione di arredi di architetti le cui opere sono impresse sulla pellicola. La qualità delle fotografie si fa più apprezzabile dal pubblico, in quanto esse sono messe a confronto con modelli architettonici e con oggetti progettati nello stesso periodo. Il confronto tra differenti realtà a diverse scale architettoniche rende la visione delle fotografie particolarmente interessante. Gli arredi originali fanno parte della collezione del Vitra Design Museum.
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