16/06/2009 - Il Comune di Paluzza (Ud) ha reso ufficialmente noti gli esiti del concorso di idee per la riqualificazione funzionale dell’ex scuola elementare “Giobatta Unfer” nella frazione di Timau.
Lanciata a inizio 2009, la competizione si è conclusa con la vittoria del team guidato dall’architetto Federico Mentil (Timau) e composto dai colleghi Marco Ragonese, Gaetano Ceschia, Nicola Vignaga, Claudia Battaino, Maurizio Amerio, Giulio Muser, Simone Turrina, Giovanni Puntel. I gruppi dell’arch. Giuseppe De Carlo (Mestre) e dell’arch. Alberto Antonelli (Udine) hanno invece rispettivamente conseguito il titolo di secondo e terzo classificato.
L’intervento riguarda la riconversione dell’edificio scolastico su tre livelli, in disuso da trentacinque anni a questa parte, in sede del Centro Etnografico Timavese. Ai progettisti il compito di collocare nella struttura fugenerata una biblioteca dedicata al tema delle minoranze linguistiche, un archivio storico, un archivio fonografico, una videoteca (con filmati inerenti usi, costumi e tradizioni), spazi per le associazioni locali.
La proposta vincitrice parte dalla constatazione della chiarezza compositiva caratteristica dell’ex istituto, per individuare soluzioni in grado di convertire “spazi “rigidamente gerarchizzati” (scale, corridoi e aule) in “ambienti flessibili”. Tutte le funzioni previste vengono collocate all’interno di un unico edificio, che, considerata la varia tipologia delle attività ospitate, verrà fruito da differenti utenti (dai bambini agli anziani) e per tutto il corso dell’anno.
Sul fronte ovest dell’edificio, all’interno di un nuovo volume dalla pelle in legno di larice e dal basamento in pietra è collocato l’accesso al nuovo contenitore culturale con una hall a tripla altezza, da cui risulta immediatamente intuibile la distribuzione funzionale della struttura. Il corpo d’ingresso ospita altresì foresteria del centro (con 5 posti letto e dotata di due ampie, luminose aperture sui lati sud ed ovest con vista sull’intorno) e un magazzino, collocato nel basamento, accessibile dall’esterno.
Al piano terreno del Centro sorgono due spazi destinati alle associazioni timavesi (oltre ai servizi igienici e all’ascensore che conduce alle quote superiori), una sala comunica direttamente con la galleria, in modo da consentire, in occasione di determinati eventi, un utilizzo contestuale degli ambienti. “Al livello +1 si trova un’altra sala destinata alle associazioni (raggiungibile anche dal piano +0.5 attraverso una scala) e lo spazio destinato alla fondazione Oreste Unfer dotato di una camera oscura. Al livello +1.5, una rampa conduce all’ultimo piano dove trova spazio la collezione etnografica di oggetti della cultura timavese, in parte ospitati in una grande teca visibile dai livelli inferiori. Da questo livello attraverso gli ampi lucernari è possibile ammirare la cima del Pizzo dei Camosci che sovrasta l’edificio. La galleria potrà raccontare la storia di Timau e della sua popolazione attraverso l’esposizione di oggetti e immagini disposti lungo tutto lo sviluppo del percorso oppure raccolti per singoli temi individuabili da ciascun piano della galleria”, spiegano i progettisti.
Ascensore e un sistema di rampe rendono l’edificio del tutto fruibile anche dai visitatori diversamente abili. Lo spazio esterno antistante la struttura, curato a giardino, rappresenta il primo luogo d’accoglienza per i visitatori; le aree all’aperto retrostanti al Centro, in prossimità del volume della foresteria, fungono invece da palestra per l’arrampicata sportiva.
Il costo massimo complessivo previsto per la realizzazione dell’intervento è pari ad 1.500.000,00 euro. Al vincitore della competizione va un premio pari a 4.000 euro.
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