24/06/20009 – Si è concluso il concorso Designing in Teheran bandito a dicembre scorso da Benetton Group per la progettazione di due immobili multipiano, A e B, nel contesto della città iraniana di Teheran.
Scopo del concorso era mettere a confronto idee per individuare la soluzione che garantisse il migliore e più coerente inserimento delle opere nel contesto commerciale e cittadino dell’area, attraverso l’acquisizione di proposte progettuali tecniche, e culturali al fine di valorizzare e dare riconoscibilità ed identità agli immobili stessi. Centrale la capacità di imprimere, attraverso i progetti, la suggestione di spazi interpretati alla luce della sensibilità contemporanea che saranno destinati ad attività commerciali e direzionali.
La giuria internazionale, composta da Odile Decq (presidente), Cino Zucchi, Makio Hasuike, Tobia Scarpa, Luis Pereira Miguel, Tatiana Sambo e Michele Zanella, ha decretato vincitori, rispettivamente dei progetti A e B, il giovane architetto polacco Grzegorz Witold Woronowicz e la bulgara Yana Radeva.
Per il progetto A, inoltre, secondo e terzo si sono classificati due architetti italiani: Mario Cottone, con Gregorio Indelicato, e Giuseppe Iodice (iodicearchitetti).
Per il progetto B il 2° classificato è l’olandese Maarten Scheurwater e 3° il portoghese Nuno Teixeira Rosado.
Per entrambi i progetti era richiesta la realizzazione di un edificio di dodici piani (quattro dei quali interrati) su un lotto di circa 1500 mq con parcheggi, negozi, centri direzionali e residenze nei piani più alti.
Il progetto di Woronowicz propone un’architettura la cui forma si rifà allo ziggurat (tempio caratteristico della religione sumero-babilonese), una delle prime forme architettoniche in quel paese. La facciata è ricoperta di pannelli di alluminio inciso con decorazioni persiane che proteggono l'interno dal surriscaldamento e creano un complesso effetto di luci e ombre nell'edificio.
L’ edificio proposto da Yana Radeva interpreta, racchiudendo in sé, l’immagine di tutti gli altri edifici circostanti, di varie altezze e di stili a volte contrastanti fra loro. Non si tratta di un blocco compatto, ma di un gruppo di volumi irregolari. Anche in questo caso la superficie esterna è decorata con un pattern che si rifà ai motivi persiani nel tentativo di creare un’immagine moderna, originale e innovativa.
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