15/06/2010 – La Provincia di Asti ha recentemente reso noto il nome del gruppo vincitore del concorso di idee per il recupero funzionale dell’ex Caserma Giorgi, destinata ad ospitare nuove aule didattiche, servizi e laboratori per l’ampliamento dell’Istituto Monti. Si tratta del team guidato dall’architetto Gaetano Renda (Laboratorio per l’Architettura Storica, Palermo), destinatario di un premio pari a 4mila euro.
“Il progetto affronta l’intero organismo della ex Caserma Giorgi, attribuendo ad ognuna delle quattro maniche del quadrilatero una funzionalità specifica, all’interno di un programma progettuale che va dall’approccio diagnostico, al consolidamento e messa in sicurezza dell’intero edificio, all’inserimento di parti strutturali funzionali alla mobilità e alla fruibilità dei luoghi, alla dotazione di tutti gli impianti, alla definizione delle aree esterne di pertinenza... Il nuovo assetto urbanistico ottenuto mediante il recupero delle aree militari ha dato alla città di Asti l’occasione di riappropriarsi di spazi fino a quel momento interdetti alla cittadinanza, attribuendo nuove funzioni ai recuperati contenitori storici. Un luogo militare, chiuso e invalicabile, diviene adesso totalmente permeabile. Il fronte sud del Casermone, un tempo intercluso nell’area militare, dopo la demolizione dei muri di cinta e con lo stravolgimento del contesto urbano consolidato viene promosso al ruolo di protagonista aprendosi adesso sulla nuova piazza San Rocco. Il progetto recepisce tale indirizzo e conferma e suggella tale inversione attribuendo proprio a questa facciata il ruolo rappresentativo dell’ingresso principale all’Istituto" spiegano dal team vincitore.
"La nuova articolazione planimetrica considera l’organizzazione globale degli spazi ad uso futuro dell’Istituto Monti, con la creazione di 53 aule per le ordinarie attività scolastiche, 5 laboratori, 1 Aula Magna, 1 Biblioteca, 2 Sale Multimediali, 3 Sale Professori e relativi servizi, 1 Presidenza, 1 Vicepresidenza, 2 Segreterie, 1 Ufficio Economato e 3 Uffici Contabilità, 2 spogliatoi e relativi servizi, 30 nuovi servizi igienici, 6 nuovi servizi per disabili, locali di deposito e pulizia... Le rigide richieste delle norme vigenti in materia di edilizia scolastica e il rispetto della massima sicurezza strutturale, sismica e impiantistica hanno dettato gli indirizzi per la scelta operativa delle trasformazioni dell’impianto planimetrico. Infatti per il rispetto delle superfici minime stabilite dalla legge, scartate le soluzioni più ovvie, come quelle di unire due celle contigue per il mancato raggiungimento della quadratura necessaria, e non potendo ulteriormente annettere una terza cella per via del conseguente eventuale abbattimento delle due pareti trasversali che avrebbero determinato un interasse tra le pareti trasversali residue notevolmente superiore ai dettami delle norme sismiche in edifici in muratura, si è scelto di creare nuove partizioni interne mediante l’accorpamento di vani contigui e l’annessione della parte di corridoio afferente mediante la sottrazione di parte del muro interno del corridoio. Per assicurare il nuovo equilibrio strutturale si mantengono i martelli murari con mazzette aggettanti oltre un metro e di sezione maggiore. Tale incremento murario si estende a tutto il resto delle murature esistenti.
L’esigenza di assicurare la luminosità necessaria al confort ambientale delle sale di studio è assicurata dalla suddetta operazione che ha esteso gli ambienti esistenti verso la corte centrale, inglobando le porzioni di corridoio corrispondenti e ottenendo nello stesso tempo un duplice risultato: aumento della superficie utile della singola aula e corretto rapporto tra la superficie coperta e quella vetrata. La sottrazione del corridoio interno è stata compensata dall’inserimento di due strutture di supporto all’accessibilità e mobilità interna. Si è determinato così un nuovo percorso esterno all’originario filo murario nella corte nei fronti est ed ovest.
La struttura portante indipendente e adeguatamente giuntata di questi corridoi è costituita da telai metallici (e quindi reversibile) con paramenti in vetro schermati da diaframmi in lamine di legno in grado di assicurare il giusto apporto luminoso sia agli ambienti di collegamento (corridoi) che alle aule retrostanti garantendo poi un’adeguata schermatura all’irraggiamento diretto delle vetrate. Infatti la muratura perimetrale delle due maniche in questa nuova soluzione, ha il compito di collaborare all’illuminazione naturale degli ambienti di studio. Tale compito viene asservito dalle finestrature delle pareti delle aule la cui nuova articolazione ad andamento inclinato permetterà di costituire un sufficiente schermo per la privacy dell’aula e nello stesso tempo assicura una giusta illuminazione".
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