10/09/2010 – Sarà lo studio di progettazione anglo-tedesco guidato da Matthias Sauerbruch e Louisa Hutton a firmare il progetto di M9, il nuovo polo culturale destinato a sorgere nel 2014 a Venezia-Mestre.
Il team ha superato gli altri 5 studi in gara, che hanno preso parte al prestigioso concorso internazionale di progettazione bandito da Fondazione Venezia. Si tratta di Agence Pierre-Louis Faloci (Francia), Carmassi Studio di Architettura (Italia), David Chipperfield Architects (Gran Bretagna/Italia), Mansilla+Tuñón Arquitectos (Spagna) e Souto Moura Arquitectos (Portogallo).
“L’edificio è riconoscibile nel suo rivestimento esterno in ceramica policroma. L’accordo cromatico che recepisce e interpreta le modulazioni di colore dell’ambiente circostante è il segno di riconoscimento del museo. Gli ingressi e le rientranze sono eseguiti in cemento a vista, materiale che compare anche nella parte superiore dell’edificio. La volumetria dell’edificio deriva da valutazioni di carattere urbanistico e funzionale. L’attraversamento del lotto, l’integrazione tridimensionale della costruzione nel contesto, l’accessibilità di tutte le componenti del programma e la disposizione delle superfici al piano terreno hanno giocato un ruolo importante. L’aspetto del museo mira a interpretare l’eredità artistica del XX secolo. Condivide con il Futurismo italiano la fascinazione per il movimento e la velocità come componenti fondamentali dell’orizzonte percettivo contemporaneo. Con l’arte (e l’architettura) moderna condivide l’uso mirato del colore come mezzo di percezione spaziale. Appartiene invece al XXI secolo la consapevolezza del valore della “continuità sostenibile” che il progetto interpreta, in particolare con la sua concezione urbanistica”, si legge nella relazione di progetto fornita da Sauerbruch Hutton.
“Il progetto vincitore è una felice sintesi tra le esigenze di un museo moderno, i vincoli tecnici e le caratteristiche urbane di Mestre. Crea un rapporto nuovo con la città, disegnando nuovi spazi pubblici e nuovi accessi, per una piena permeabilità e fruibilità dell’area. Grazie a una concezione strutturale e impiantistica all’avanguardia, attenta ai temi dell’ecocompatibilità e del risparmio energetico, propone una soluzione progettuale di alto livello ed estremamente flessibile negli utilizzi” si legge nelle motivazioni ufficiali fornite dalla giuria di concorso, guidata da Giuliano Segre, presidente della Fondazione di Venezia (che ha ideato e promuove questo progetto), e composta da Cesare Annibaldi, Roberto Cecchi, Plinio Danieli, Marino Folin, Carlo Magnani e Giorgio Orsoni.
In questi giorni, e fino al prossimo 21 novembre, sarà possibile osservare i 6 progetti che hanno partecipato al concorso nel merito della mostra “M9 / A New Museum for a New City”, evento collaterale alla 12. Mostra Internazionale d’Architettura - la Biennale di Venezia.
Consulta tutti i progetti in gara:
|