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13/10/2010 - Si era concluso con un testa a testa, nel maggio scorso, il concorso internazionale di architettura per il Recupero e la Rifunzionalizzazione del Palazzo Comunale Ex Ina (destinato ad ospitare una struttura alberghiera a cinque stelle) e l’arredo urbano di piazza San Giovanni a Ragusa. La commissione giudicatrice, presieduta dall’arch. Paolo Portoghesi, aveva infatti attribuito il primo posto ex aequo agli studi SMN G.L. Sylos Labini e Partners di Bari ed SDGR (Caserta), guidato dall'arch. Andrea Santacroce.
Il 30 settembre scorso la cittadinanza è stata chiamata a esprimere, attraverso un referendum popolare indetto dall’amministrazione comunale, la propria preferenza in merito alle due proposte prime classificate.
Lo spoglio delle schede, avvenuto il 4 ottobre passato, ha visto il progetto “Trame d'ombra” dell'arch. Sylos Labini raccogliere 594 voti, a fronte delle 287 preferenze a favore della proposta “Renovatio Urbis” dell’arch. Santacroce.
“Il progetto prevede la totale riconfigurazione architettonica dei volumi dell’edificio oltre alla sottrazione degli ultimi due livelli. Sui prospetti è prevista l’applicazione di schermi plurifunzione, posti ad una distanza variabile dai margini della sagoma attuale, in rapporto alle diverse esigenze di rifunzionalizzazione. La nuova facciata verso la piazza assume l’allineamento dei fronti edificati su via Roma ed è divisa in tre parti tra le quali sono nettamente individuabili l’ingresso all’hotel ed il passaggio verso la corte. A piano terra sono previste ampie aperture che mettono in relazione gli spazi pubblici dell’albergo con la piazza ed il passaggio di comunicazione con la corte. Al primo e secondo piano gli schermi traforati nascondono alla vista diretta dalla piazza le logge su cui affacciano le camere dell’hotel”, spiegano dallo studio barese SMN.
La copertura del volume emergente è riconfigurata in un'unica superficie piegata a forma di falde di tetto. Il progetto degli spazi aperti si articola essenzialmente in tre ambiti, ovvero piazza San Giovanni, la corte/giardino e le terrazze panoramiche per le quali si individuano funzioni collettive e caratteri architettonici distinti, peculiari e complementari, integrati con il contesto, riproponendo il rapporto “Sagrato, piazza, attraversamento dell'albergo, giardino interno” che si pone come asse portante dell'intero progetto, mentre non si propongono interventi strutturali nella Piazza, ma solo arredi mobili. L’edificio è concepito per una elevata percentuale di autosufficenza energetica, essendo nel complesso una macchina bioclimatica. L’involucro esterno vetrato è in gran parte protetto sui lati esposti alla radiazione solare dagli schermi distanti 2 metri dalla superfice a vetri. Nelle parti non protette i frangisole, integrati nei componenti di facciata, sono orientabili ed in posizione orizzontale permettono una efficace vista verso l’esterno. Nella stagione estiva la facciata ovest e la copertura sono ventilate da aria proveniente dalla corte interna ombreggiata e raffrescata nell’attraversamento del piano interrato. E’previsto il recupero ed il riutilizzo delle acque piovane della piazza, delle coperture e della corte. La copertura ventilata contiene, nello spessore delle parti esposte a sud, pannelli fotovoltaico in grado di garantire in gran parte il fabbisogno energetico di funzionamento”, si legge nella relazione di progetto fornita dalla studio barese.
Nello Di Pasquale, sindaco di Ragusa, ha così commentato l’esito del referendum: “ è stato compiuto un ulteriore importante passo che ci porterà alla fase del recupero e rifunzionalizzazione del Palazzo ex INA e dell'intera Piazza San Giovanni; abbiamo dato incarico ai nostri uffici di predisporre il bando per la vendita dell'immobile da destinare ad hotel con una gara al maggiore offerente”.
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