18/09/2006 – Il Praemium Imperiale, istituito nel 1989, viene conferito dalla Japan Art Association e costituisce il più importante e prestigioso riconoscimento internazionale dedicato al mondo delle Arti.
“Le discipline in relazione alle quali viene assegnato sono cinque: pittura, scultura, architettura, musica e teatro/cinema. Gli artisti ricevono il riconoscimento per i risultati conseguiti, per l'influenza che hanno avuto sull'arte a livello internazionale, nonché per il ruolo svolto nell'arricchimento della comunità mondiale.
Per enfatizzare la natura internazionale del Praemium Imperiale, la cerimonia di proclamazione dei vincitori avviene contemporaneamente a Roma, Berlino, Londra, Parigi, New York e Tokyo. Ai vincitori viene assegnato un onorario di 15 milioni di yen, un diploma e una medaglia consegnati dal Principe Hitachi, fratello minore dell'Imperatore del Giappone e Honorary Patron della Japan Art Association.
I precedenti premi per l’architettura sono stati assegnati a nomi prestigiosi come:
2005 - Taniguchi Yosiho
2004 - Oscar Niemeyer
2003 - Rem Koolhaas
2002 - Norman Foster
2001 - Jean Nouvel
2000 - Richard Rogers
1999 - Fumihiko Maki
1998 - Alvaro Siza
1997 - Richard Meier
1996 - Tadao Ando
1995 - Renzo Piano
1994 - Cherles Correa
1993 - Kenzo Tange
1992 - Frank Gehry
1991 - Gae Aulenti
1990 - James Stirling
1989 - Ieoh Ming Pei
In occasione della cerimonia di premiazione che ha luogo a Tokyo nel mese di ottobre, i cinque premiati, durante la loro permanenza in Giappone, vengono ricevuti in udienza dall'Imperatore e dall'Imperatrice del Giappone.
In questa 18ª edizione i riconoscimenti (che consistono in 15 milioni di yen, circa 131mila dollari) vanno per la pittura al giapponese Yayoi Kusama, per la scultura al francese Christian Boltanski, per l'architettura al tedesco Frei Otto, per la musica al compositore americano Steve Reich e per cinema e teatro alla ballerina russa Maya Plisetskaya”.
L’architetto Otto, famoso per le tensostrutture con cui ha ricoperto il Villaggio Olimpico e gli impianti sportivi per le Olimpiadi del 1972 di Monaco di Baviera, “si è dedicato alla ricerca di modi e materiali di costruzione leggeri, forme di grandi cellule e conchiglie trasparenti, non imitando la natura, ma progettando con piena adesione alle leggi dell’ecologia, portatrice di un nuovo rapporto tra l’architettura e l’uomo”.
Otto è stato più volte insignito di numerosi premi, tra cui:
1967 - Auguste Perret Prize
1974 - Thomas-Jefferson-Medal of the University of Virginia
1980 e 1998 - Aga Khan Awards in Architecture
1990 - Honda Prize for Ecotechnology of the Honda Foundation
1996 - Wolf-Prize from Israel
2005 - RIBA Royal Gold Medal.
Per maggiori informazioni sul premio
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