17/04/2007 - E' stata presentata a Milano lo scorso 11 aprile 2007
la diciottesima edizione del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino assegnato al Complesso Memoriale di Jasenovac in Croazia.
Il simbolico sigillo di Carlo Scarpa è dedicato quest’anno al Complesso Memoriale di Jasenovac e viene consegnato ai responsabili.
Un vasto spazio aperto, appoggiato alla riva della Sava presso il villaggio di Jasenovac, in Croazia, fino al 1941 area di una fornace di mattoni, dal 1941 al 1945 campo di concentramento, gestito dal regime ustascia, e da allora sito memoriale. Jasenovac ci mostra come la salvaguardia e la valorizzazione della memoria possano trovare proprio nell’invenzione artistica un potente alleato.
E come la memoria possa farsi essa stessa luogo. Qui, all’inizio degli anni sessanta del Novecento è stato compiuto, da un architetto serbo, Bogdan Bogdanović, un gesto sorprendente di arte del paesaggio. Nell’assenza totale di reperti fisici della fornace e del campo di concentramento, eliminati già alla fine della guerra, l’inventore ha definito, con minuscoli movimenti di terra, toccanti segni contestuali che rinviano analogicamente alle baracche e alle attrezzature del campo di concentramento.
E nel punto in cui un paleoalveo del fiume offre lo specchio dell’acqua, ha fatto scaturire dalle viscere della terra, qualcosa che appare come una forma organica letteralmente sublime, una creatura enorme e fantastica, venuta finalmente a respirare, a captare la luce, un monumentum incaricato di definire il centro gravitazionale del complesso organismo spaziale memoriale.
Alla qualità rara di una elaborazione di memoria sub specie paesaggistica contribuiscono, a Jasenovac, anche una esposizione museale, una raccolta documentaria e un centro educativo. È un lavoro che continua con semplicità implacabile a dare nome, cognome, data e luogo di nascita e data di morte a singole persone, fin ora 69.842 individui, deportati e vittime nel periodo 1941-1945.
La giuria internazionale del Premio, presieduta dallo storico dell’arte Lionello Puppi e coordinata dall’architetto Domenico Luciani, direttore della Fondazione Benetton Studi Ricerche, promuove ogni anno una campagna di attenzioni verso un luogo particolarmente denso di valori di natura e di memoria, esemplare per la sua concezione, per il suo governo e per la sua forma e vita in continua modificazione.
Il riconoscimento non è attribuito tanto a inventori o committenti, rifugge fenomeni effimeri e ricerche d’effetto. Segnala, piuttosto, la sapienza nel governo del luogo, la responsabilità e la continuità che consentono di far vivere un paesaggio, di ritrovarlo rinnovato, in un equilibrio tra innovazione e conservazione.
Il Premio consiste anche nella pubblicazione di un dossier curato e realizzato dalla Fondazione, che annualmente testimonia la storia, la geografia, le condizioni del luogo premiato, e nella raccolta dei relativi materiali bibliografici e cartografici, messi a disposizione per la consultazione pubblica.
Seminario “il caso Jasenovac nel dibattito sui luoghi della memoria”
Sabato 12 maggio 2007, dalle ore 10 alle ore 13
Treviso, auditorium di palazzo Bomben, via Cornarotta 7
Cerimonia pubblica di premiazione
Sabato 12 maggio 2007, alle ore 17
Treviso, Teatro Comunale, Corso del Popolo 31
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