11/03/10 - Non è più possibile stabilire con esattezza il momento in cui Verner Panton intraprese quel progetto che più di ogni altro è legato al suo nome. Il progetto, secondo le pur vaghe informazioni e gli scarsi dati disponibili, oltre a qualche schizzo non datato ancora esistente, dovrebbe risalire agli anni 1959/60. Fu quella infatti l’epoca in cui per la prima volta Panton accarezzava l’idea di una sedia basculante in plastica realizzata con un unico stampo. Naturalmente non era allora possibile prevedere che la definitiva realizzazione di questa idea avrebbe richiesto ancora quasi un decennio. Quando nel 1967 Panton Chair arrivò finalmente sul mercato come primo prodotto realizzato autonomamente da Vitra, oramai la sedia aveva alle spalle un periodo di gestazione straordinariamente lungo e complesso, che poté dirsi soltanto temporaneamente concluso con la sua introduzione sul mercato. Infatti nell’arco di qualche anno questa sedia – nel frattempo divenuta un’icona del design e il simbolo di un’epoca – fu soggetta a molte modifiche, sia in termini di materiali che di tecnologie di produzione.
Tutto era iniziato negli anni ’60 presso la stessa Vitra, allorché Verner Panton mostrò a Willi e Rolf Fehlbaum un modello di sedia realizzato con il processo di stampa per imbottitura. Entrambi erano affascinati dal progetto e volevano passare alla produzione in serie. Nel 1967 la sedia andò quindi in produzione. I primi modelli realizzati erano in poliestere rinforzato con fibroresina, subito seguiti dalla versione in poliuretano espanso (Baydur) e da una successiva versione in Luran S stampato ad iniezione (ASA). Successivamente fu però accertato che questo materiale con il tempo si deteriorava ed poteva essere soggetto a rottura. Per questo motivo verso la fine degli anni ‘70 Vitra ne cessò la produzione.
Tuttavia, su iniziativa di Verner Panton negli anni ‘80 la produzione riprese grazie al costoso, ma affidabile procedimento di stampa con schiuma poliuretanica, utilizzato ancor oggi. Per i veri estimatori di questa versione della sedia, il modello in questione è ancora oggi noto sotto il nome di Panton Chair Classic.
La tecnologia della lavorazione delle materie plastiche nel frattempo si è affinata, al punto che oggi Panton Chair viene nuovamente prodotta con il procedimento di stampa a iniezione con polipropilene completamente riciclabile. Questo nuovo passaggio alla tecnica di stampa a iniezione consente di realizzare la seduta in versione più economica, dando la possibilità ad una parte di pubblico ancora più ampia di accedere a questo classico del design.
Anche dopo la scomparsa di Verner Panton avvenuta nel 1998 l’attività di rinnovamento di questo classico non si è fermata e nel 2006 Vitra, - in accordo con Marianne Panton - ha lanciato Panton Junior, la sedia per bambini che è scaturita dal progetto originale del designer. Panton Chair è sempre stata una sedia molto amata dai bambini per i suoi colori vivaci, le forme dolci e arrotondate e perché la si può utilizzare per giocare, correrci intorno o costruirci degli splendidi nascondigli. Assolutamente fedele all’originale in termini di materiali e proporzioni, Panton Junior è di circa ¼ più piccola del modello classico. Questo fa di Panton Junior una sedia allegra e una compagna di giochi per i bimbi delle scuole materne ed elementari.
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