18/09/2008 - Tre i vincitori ex aequo del Primo premio GAU:DI (Governance, Architecture, Urbanism: a Democratic Interaction), competizione internazionale patrocinata dell’Unione Europea, organizzata da La Cité de l'Architecture et du Patrimoine di Parigi in collaborazione con Autodesk Inc., partner tecnico esclusivo per le tecnologie software di progettazione 2D e 3D.
Questi i nomi dei progetti che hanno meritato l’oro: Pallets House, realizzato daClaus Schnetzer e Gregor Pils dell’Università Tecnica di Vienna; Urban Space Recycling di Martin Zanolin e Markus Bohn dell’Università Tecnica di Vienna; Habiter le paysage di Amata Zdziobeck, dell’ ENSA Saint-Étienne.
Delle menzioni speciali sono state invece attribiute ai progetti Vlor-e degli italiani Federica Pompejano, Fabrizio Polimone, Nicolà Gnes e Gianluca Motto dell’Università degli Studi di Genova, Crex Crex, di Matic Panic, Ajda Primozic, Facoltà di Architettura di Lubiana, Un toit d´ombre et de lumière di Clotilde Chardon dell’ENSA Nancy, Shell House diPhilip Tidwell, dall’Helsinki University of Technology, Calipoo House di Rodrigo Garcia Gonzalez dall’Escuela Técnica Superior de Arquitectura di Madrid; The Lotus project di Slobodan Stanic, dall’ArtEZ Academie di Bouwkunst Arnhem, Olanda; Nature Sculpture di Jean-Denis Becart, dall’ENSA di Nancy.
Lanciato nel 2006, il premio ha chiamato in causa scuole di architettura da Italia, Francia, Spagna, Germania, Austria, Slovenia, Finlandia, Olanda, contando sul supporto di musei di architettura europei, associazioni professionali e diverse istituzioni educative, governative ed industriali, come la cttà di Grenoble, l’Università IUAV di Venezia, l’’Autorità Portuale di Venezia, Gaz de France.
Il concorso invitava gli studenti a riflettere sulle diverse declinazioni che il concetto di sostenibilità può implicare nei vari paesi europei proponendogli di ideare una casa sostenibile e improntata al risparmio energetico capace di integrarsi col territorio circostante, naturale o urbano.
Tra i vincitori ex aequo del primo premio, è stato molto apprezzato il progetto “Palettenhaus”, casa a basso costo ed ecosostenibile costruita con pallet, ideata dai viennesi Gregor Pils e Andreas laus Schnetzer.
Il lavoro, messo a punto utilizzando le soluzioni firmate Saint-Gobain Isover Austria, ha come proposito quello di pensare alle possibili applicazioni edilizie del pallet (ottimo strumento per il trasporto merci, standardizzato, facilmente reperibile e a basso costo) che, grazie alle sue dimensioni e caratteristiche, consente di costruire volumi modulari e flessibili, compatibili con le più disparate condizioni climatiche e destinazioni funzionali.
La “Palettenhaus”, grande 60 mq, composta da 800 pallet in lana di vetro riciclati (ciascuno dal costo di circa 5 euro) può vantare tra le sue peculiarità il basso costo e l’ eco-sostenibilità. Dei materiali isolanti situati all’interno dei pallet e un sistema di ventilazione, che fornisce caldo d’inverno e fresco d’estate, consentono alla “Palettenhaus” di consumare pochissima energia: non più di 24 kWh/m2 all’anno per il riscaldamento, parametro peraltro migliorabile. Una cisterna per la raccolta dell’acqua piovana convogliata sul tetto costituisce una fonte di approvvigionamento per i servizi igienici o per le piante del giardino.
Con queste caratteristiche, il progetto si candida come risposta alla necessità di realizzare case a basso costoimpiegabili in situazioni emergenziali (si pensi a calamità naturali nelle quali diventa indispensabile offrire siti di primo soccorso o alloggio alle famiglie in difficoltà) o ai piani di risanamento delle baraccopoli presenti in molte metropoli del mondo
Dal 12 al 21 settembre 2008, i dieci progetti vincitori sono esposti su una piattaforma sostenibile galleggiante di fronte all’ingresso della Biennale e presso l’Università IUAV di Venezia, per poi proseguire la mostra itinerante Europea nei prossimi mesi presso il CIVA a Brussells, la Biennale Internationale du Design di Saint-Étienne, la Fondation Mies van der Rohe di Barcellona, il Museum of Finnish Architecture di Helsinki, il Museum of Modern Art di Amsterdam e l’International Biennale of Architecture di Ljubljana.
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