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Olivia, la nuova collezione di sanitari CERAMICA GLOBO
Forme morbide, avvolgenti, continue
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26/04/10 - La pipa sfrontata di Braccio di Ferro o l’opera simbolo/rebus di Magritte “Ceci n’est pas une pipe”?
Così come la pipa che non è una pipa sfida il modo comune di guardare la realtà, così la collezione di sanitari Olivia firmati da Giulio Iacchetti per Globo guarda ironicamente avanti grazie ai molti spunti innovativi che la connotano come autentica ed originale famiglia di prodotti di industrial design.
"È sempre possibile fare un nuovo prodotto di industrial design anche se si indagano tipologie consolidate," dice Giulio Iacchetti, "a patto che si possa verificare un effettivo scarto in avanti in termini di intelligenza progettuale o di inedite soluzioni formali che ne migliorano l'uso e la funzione. Se così non fosse parleremmo solo di stile, e lo stile non mi riguarda".

Il disegno di tutti gli elementi della famiglia Olivia è caratterizzato da un'unica forma morbida, avvolgente, continua.
Bianchi, puliti, essenziali: il vaso a terra o sospeso, definito dal designer “una sorta di pezzo matrice”, nasconde il sifone con un’unica curva ceramica continua. Grazie al disegno di un'inedita cerniera, il sedile completa perfettamente la forma del sanitario con una superficie senza interruzioni o sbalzi.
I lavabi, disponibili sia sospesi sia d'appoggio, sono caratterizzati da un’elevata capienza della vasca.
Nella versione d’appoggio la linea slanciata del profilo riduce l'ingombro sul piano, così da consentirne un uso più esteso da dedicare a tutte le cose di cui ci circondiamo in bagno.
Una novità nella collezione è rappresentata dall’inserimento dell’orinatoio dal forte impatto formale. “Sarà per il suo status sessista (solo per maschi please) o per invidia degli altri sanitari per i suoi trascorsi dadaisti di duchampiana memoria, l’orinatoio ha sempre occupato le ultime pagine del catalogo delle aziende di sanitari, una presenza di completamento, comparsa dimenticabile (e in effetti dimenticata) sulla scena del bagno contemporaneo”.
Proprio in virtù di questo oblio”, continua Iacchetti, “con l’appoggio di Globo ho voluto restituire pari dignità a questo sanitario che mi ha sempre suscitato simpatia”.
Olivia stravolge totalmente l’interpretazione formale di questo innovativo sanitario che, partendo da terra, ingloba in un unico segno scultoreo, l'apertura del vaso.
Finora considerato l’oggetto più trascurato per eccellenza, sarà valorizzato da Globo come elemento che differenzia l’uso del sanitario.
Altra caratteristica rilevante consiste nel fatto che l’orinatoio è un elemento eco-virtuoso dal momento che ha bisogno di molta meno acqua rispetto al vaso. L’idea è quella di poter estendere il suo uso, normalmente destinato quasi esclusivamente agli impianti collettivi, anche all’uso domestico. Il risparmio idrico è assicurato e, l’impegno ecologico molto sentito da Globo, trova in questo prodotto, come in tutta la collezione, un’ulteriore conferma.
A completare la famiglia, c’è il lavabo monolite centrostanza che segna un altro punto a favore dell'innovazione formale grazie ad una linea pulita e slanciata, e al contempo in dialogo con gli altri elementi della serie.
Ricerca di nuove funzionalità, pulizia formale, innovazione tecnica, attenzione per l’ambiente: questi sono i parametri fondamentali necessari a confermare sempre di più l’azienda Globo nel contesto dei design internazionale.
L’approccio progettuale di Giulio Iacchetti per Olivia si è nutrito dell’apporto di tutte le figure presenti in azienda, dai tecnici agli artigiani, dai commerciali ai responsabili marketing: tutti coinvolti negli incontri periodici per contribuire a quello che il direttore artistico chiama “il magazzino delle idee”.
 
Giulio Iacchetti
All’attività di industrial designer alterna l’impegno come direttore artistico di aziende italiane ed internazionali. Nel 2001 si aggiudica il Compasso d’oro con il Moscardino, posata multiuso biodegradabile progettata con Matteo Ragni per Pandora Design.
L’ideazione e il coordinamento del progetto collettivo Eureka Coop gli è valso nel 2009 il conferimento da parte del Presidente della Repubblica Italiana del Premio dei Premi per l’innovazione.  Nel maggio 2009 la Triennale di Milano ha ospitato una sua mostra personale intitolata “Giulio Iacchetti. Oggetti disobbedienti”.
Da gennaio 2010 è direttore artistico di Globo.
La collezione Olivia, il mio primo progetto nel mondo dei sanitari, rappresenta anche il primo frutto del mio lavoro con Globo: altri elementi si aggiungeranno a quelli che oggi presentiamo a testimoniare la nostra volontà di trasformare la passione che ci anima in oggetti e prodotti.
In questa fase iniziale del mio rapporto con Globo ho preferito, in accordo con l’azienda, occuparmi in prima persona del disegno delle prime collezioni. E’ importante dare un imprinting creativo preciso in modo da stabilire dei “fondamentali” utili ai designer che verranno coinvolti in un prossimo futuro.

Naturalmente... Globo
Globo ha scelto di imprimere alla sua politica aziendale una connotazione spiccatamente ecologica. L’impegno coinvolge ogni aspetto gestionale e produttivo, nella consapevolezza che gli sforzi intrapresi possono rappresentare un’importante variabile nella strategia imprenditoriale, oltre che un valore etico di assoluta rilevanza. La sensibilità di Globo nei confronti dell’emergenza ecologica mondiale ha spinto l’azienda a porre l’ambiente al centro delle sue politiche economiche, sociali e industriali. Si tratta di un’importante scelta nata per soddisfare due esigenze fondamentali del mercato: da una parte, fornire soluzioni sempre più eco-compatibili come concreta risposta alle crescenti richieste dei consumatori; dall’altra, ridurre progressivamente l’impatto del ciclo produttivo nel territorio, rafforzando il proprio impegno in un contesto di attività globale consapevole e responsabile.
Tutto questo, in pratica, porta l’azienda a operare scelte imprenditoriali assolutamente oculate, ad esempio con la riduzione del consumo di elettricità, con l’utilizzo delle acque piovane e la re-immissione di materiale di recupero nel processo produttivo, il contenimento delle emissioni di CO2 e l’aumento dell’efficienza energetica. Gli sforzi progettuali, inoltre, vengono focalizzati sulla realizzazione di proposte che garantiscano un’assoluta durata nel tempo e una maggiore riciclabilità al termine del loro ciclo di vita. Globo ha effettuato una serie di ingenti investimenti per creare all’interno della propria struttura un ufficio tecnico dotato dei più evoluti strumenti di ricerca attualmente disponibili. L’azienda è così in grado di svolgere un’attività di studio e di analisi continua, sia a livello di impianti che di prodotto.
 
 
Vocazione eco
L’impegno ecologico di Globo è dettagliatamente riportato nel suo Documento di Politica Ambientale, dove si legge: “Globo si impegna a perseguire una politica di continuo miglioramento delle proprie performance, minimizzando, ove tecnicamente possibile ed economicamente sostenibile, ogni impatto negativo delle sue attività verso l’ambiente”. L’azienda intende “attuare ogni sforzo in termini organizzativi, operativi e tecnologici per prevenire l’inquinamento dell’acqua, dell’aria e del suolo e sensibilizzare ancora di più il proprio organico in questo senso, oltre a minimizzare il consumo di energia, di acqua e la produzione di rifiuti, favorendone il recupero ove possibile”.
Questo obiettivo viene perseguito attraverso un piano di interventi che si integra con i programmi di sviluppo aziendali e la gestione strategica, in un’ottica di miglioramento continuo.



CERAMICA GLOBO su Edilportale.com








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31/08/2010
La nuova collezione di sanitari Olivia di Globo
Design by Giulio Iacchetti



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