19/12/2011 - Quando il designer inglese Damian Williamson disegna nel 2010 la fortunata serie d’imbottiti William per Zanotta, è chiaro che inizia una stagione nuova per la collezione contemporanea dell’azienda: prodotti belli e fruibili, in linea con le tendenze estetiche attuali, e calibrati nel rapporto qualità-prezzo.
La richiesta di progettare un nuovo letto scaturisce da questo indirizzo: nasce Talamo. «Zanotta mi ha chiesto di pensare a un letto comodo e semplice, che fosse solido e di qualità, ma senza appesantire la struttura. E che comportasse l’assemblaggio del minor numero di componenti. Partire dal “cugino” William è stato naturale: ho ripreso i piedini in lega d’alluminio lucidato che lo rendono aereo e modernissimo; ho studiato con l’Ufficio tecnico dell’azienda una struttura d’acciaio perimetrale, con doghe in faggio curvato. E una semplice testiera imbottita e sfoderabile».
Dall’Ufficio tecnico Zanotta confermano: «La sfida è stata di produrre un letto che non rinunciasse ai requisiti dei migliori modelli, senza gli elementi accessori che vanno a caricare i costi. Le doghe ergonomiche, per esempio, prevedono l’alloggiamento di una sola fila: si evitano ricarichi economici che non aggiungono sostanzialmente molto a un supporto ben costruito. Un bordo di poliuretano intorno alla struttura d’acciaio si è rivelata la soluzione per l’aggancio del rivestimento tessile».
Un bell’esempio di raggiungimento degli obiettivi, in tempi dove si misurano gli investimenti economici pur volendo un prodotto tutto italiano, con materiali di qualità e un progetto ben fatto. Precisa il progettista: «Talamo non tenta di essere ciò che non è. È un letto chiaramente legato alla collezione Willliam e dunque moderno, con i dettagli e le proporzioni per cui il suo precursore (il divano) è stato apprezzato. Un progetto fatto per avere solo gli elementi che fanno di un letto una comoda e robusta piattaforma su cui sognare, riposare e fare l’amore».
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