05/06/2012 - OikosMuseum è uno dei “LUOGHI DI OIKOS” della passata settimana del design 2012. E un luogo di sguardo, di riflessione, di comprensione del percorso.
Oikos decide di fermarsi quì, a riflettere sul suo percorso di azienda che da decenni produce colore e materia sostenibile per l’architettura: sceglie i Chiostri dell’Umanitaria attraverso i quali il cammino si snoda nel dialogo con il design di Paola Lenti e poi, al termine del viaggio, porta in questa stanza che è una “casa nella casa”.
E qui che viene raccontato - in un inedito “museo della materia” - il percorso che ha portato l’azienda dopo anni di ricerca, di impegno sulla sostenibilità ambientale, di sforzi nella realizzazione di prodotti altamente sostenibili, a ragionare in modo altrettanto rivoluzionario sul piano estetico.
Sulle pareti di questo museo “Il senso della materia” si dispiega in un gioco di ossimori, in cui le parole si danno battaglia, luce e ombra si sfidano, infinitamente grande e straordinariamente piccolo, materia e materiale grezzo si intersecano per arrivare alla sintesi più alta. Alla comprensione delle cose.
Le pareti del museo vivono di esempi della materia Oikos. Ne descrivono le possibilità di utilizzo. Ne narrano la nascita industriale e la vocazione artigiana. Ne motivano la natura sostenibile e l’aspirazione alla “sensibilità”. Una selezione di monografie è a disposizione per la consultazione: sarà l’occasione di lettura e di sguardo sull’universo Oikos. Sul senso della materia Oikos.
Attraversare l’atmosfera rarefatta dei Chiostri è una grande emozione e l’Oikos Museum, alla fine, è una piccola scoperta; perché un Museo della Materia ancora non c’era; perché Oikos e Paola Lenti stanno contribuendo alla ristrutturazione dell’Umanitaria, e questo rimane. Anche dopo il Fuorisalone.
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