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Dotbox, Dieffebi
16/11/2012 - Agli inizi degli anni Novanta sembrava che la diffusione di internet portasse alla scomparsa degli uffici; oggi che questa rivoluzione è realtà, constatiamo che il cambiamento ha coinvolto radicalmente anche lo spazio domestico: poiché è possibile lavorare da qualsiasi luogo, è altrettanto normale trovare in ogni casa uno spazio di lavoro.
Con linguaggi e soluzioni molto diverse il design ha affrontato questa tematica progettando luoghi e arredi in grado di assolvere contemporaneamente alle molteplici esigenze funzionali ed estetiche di un ambiente ibrido come l’home office. A questo imperativo ha voluto rispondere anche Hangar Design Group, agenzia creativa internazionale, che ha di recente firmato il sistema di storage Dotbox, realizzato per l’azienda veneta Dieffebi.
Dotbox costituisce una soluzione pratica ed intelligente che, per eleganza e rigore estetico, coniuga le necessità di contenimento e archiviazione dei materiali all’esigenza di arredare e personalizzare con carattere gli ambienti.
La sua forza risiede nella capacità di estendersi sia verticalmente che orizzontalmente con innumerevoli possibilità di combinazione in un sistema di elementi componibili e sovrapponibili. L’involucro dalle linee rigorose si riesce ad adattare ad ogni ambiente grazie al suo look essenziale e grazie alla cura sartoriale e alla raffinatezza di ogni dettaglio e ogni rifinitura.
Design essenziale e pulizia delle forme, non c’è nulla di superfluo che disturbi la funzionalità. La scelta cromatica privilegia il contrasto: il bianco e il grigio caldo per l’involucro dei moduli ed una palette di colori accesi per i pannelli interni e le maniglie. Una sola cosa rimane costante nelle composizioni: i tre “dot” di connessione tra i moduli che danno vita al leitmotiv grafico da cui il sistema prende il nome.
Dieffebi su Archiproducts.com
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