02/12/2008 – Un rudere trasformato in una casa dove trascorrere il fine settimana a stretto contatto con una incredibile natura. Si tratta di Casa Gerês, una abitazione realizzata nel 2006 nel parco naturale di Peneda-Geres, a nord del Portogallo. Il progetto è firmato dalla progettista portoghese Graça Correia e dall’architetto italiano Roberto Ragazzi.
L’abitazione sorge su un terreno confinante con il fiume Cavado e con un ruscello affluente, che ne determinano le particolari caratteristiche morfologiche. Ricca di fiumi, la zona è meta ambita di molti amanti dello sci d’acqua. Passione praticata da molti anni dalla giovane coppia che ha commissionato il progetto.
Sebbene l’area fosse sottoposta a rigidi vincoli di conservazione, è stato possibile costruire in virtù della presenza di un antico rudere. Ai progettisti è stato in particolare imposto che non fossero effettuati tagli di alberi e che fosse gestito con attenzione il delicato equilibrio tra il nuovo volume in calcestruzzo e l’ambiente naturale.
Il problema della scarsa superficie disponibile per la realizzazione della nuova abitazione, connesso alla necessità di minimizzare quanto più possibile la superficie di suolo occupata, ha stimolato l’inventiva dei due progettisti, che hanno realizzato una sorta di barca arenata sulla terraferma.
Casa Gerês si presenta infatti come un parallelepipedo sospeso sul fiume per circa un terzo della sua lunghezza, orientato perpendicolarmente alle curve di livello del terreno. Una soluzione che ha consentito di disegnare una abitazione immersa tra gli alberi aumentando al tempo stesso la superficie utile.
Grandi aperture vetrate alleggeriscono la massa del volume in cemento armato e ne enfatizzano la sospensione a sbalzo. Gli spazi interni, in netto contrasto con l’architettura esterna, risultano interamente rivestiti in legno di betulla.
La sala da pranzo trova spazio nella parte sospesa; la cucina e l’ingresso al centro del volume; e a ridosso della parete rocciosa le camere da letto.
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