28/04/2011 - Costruita vicino al mare, House in Jigozen è una casa progettata da Makoto Tanijiri di Suppose Design Office per una famiglia di tre persone, una madre, un padre e un bambino.
Insieme con l'inebriante sensazione di essere sul mare vi è però il vecchio condizionamento che questo posto sia soggetto a danni da calamità naturali, soprattutto durante la stagione dei tifoni. Fin dall’inizio della progettazione si è reso, pertanto, necessario costruire una casa in cui ci si possa sentire rilassati tenendo, comunque, conto della presenza delle calamità naturali.
In questo edificio, il passaggio dall’interno all'esterno avviene in maniera graduale attraverso uno spazio che si potrebbe chiamare semi-esterno. In uno spazio, che è al tempo stesso una terrazza, una veranda e un sala interna, gli elementi che normalmente si trovano all'interno, come libri, quadri, uno studio o un bagno, possono attivamente far parte di questo spazio che non solo svolge il ruolo di collegamento tra interno ed esterno, ma serve anche come “cuscinetto” in caso di calamità, risolvendo al contempo problemi apparentemente antitetici di "protezione" e di "apertura".
La facciata si presenta punteggiata da finestre a forma di case con tetti a falda. Un corridoio corre lungo tutto il perimetro della casa circondando gli spazi racchiusi in una sorta di box interno. Per incorporare il corridoio all’interno di queste ‘stanze’ le pareti in legno e vetro sono scorrevoli in modo da poter essere all’occorrenza aperte o completamente chiuse per una maggiore privacy o per una protezione dall’ambiente esterno ostile.
Il metodo di costruzione scelto, pur utilizzando il legno, lascia ampia libertà di azione. Generalmente, la costruzione in legno utilizza travi e pilastri, insieme con controventi al fine di rendere l’edificio resistente ai terremoti. Tuttavia, in questo caso si è utilizzato un metodo di costruzione in cui i pilastri sono come controventi e i controventi sono come pilastri. Inserendo i pilastri in diagonale si è ottenuta un’intelaiatura semplice che, pur essendo in legno, non ha limitato la trasparenza.
“Nella ricerca di spazi diversi, tra interno ed esterno, tra pilastri e controventi, credo si possa arrivare a una risposta che ci conduca al collegare due elementi come ‘apertura’ e ‘natura’ caratteristici di questo interessante luogo vicino al mare” ha affermato Makoto Tanijiri. “Credo si possa vedere il futuro dell'architettura ricercando l'importanza nei rapporti fra le cose e in ciò che possiamo trovare nello spazio tra di esse”.
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