16/05/2011 - Costruire una casa con un programma pubblico di relazioni sociali, associato alla vita privata di una famiglia numerosa, su un terreno in pendenza con una vista spettacolare sulle montagne di Galapagar (Madrid). Un'occasione unica per lo studio Subarquitectura (Andrés Silanes, Fernando Valderrama, Carlos Bañón) che prende come punto di riferimento, non uno spazio domestico, ma le opere di ingegneria, gli snodi autostradali e i cambi di direzione. Cominciano con soluzioni generiche per affrontare il problema della pendenza che prevede una grande plasticità, alla ricerca del “poetico” in tutto ciò che sembra essere stato progettato da un punto di vista puramente pragmatico. Il risultato è la costruzione letterale di un diagramma di utilizzo. In questo caso la forma non segue la funzione, è la funzione stessa. Il movimento ciclico, la routine e la ‘sorpresa’ si trasformano in una norma di vita.
La sua complessità funzionale offre la possibilità di raggiungere tutti i punti della casa attraverso due percorsi diversi che moltiplicano le possibilità di uso. La casa ha la forma di un anello, a 360°, come le figure tracciate dai pattinatori o dai ginnasti, tanto artistiche quanto precise. Una figura estrema quella della casa, che curva sviluppando il maggior numero di metri lineari verso le viste panoramiche, si “accomoda” nel paesaggio e torna su se stessa, completando il giro. Il grado di intimità cresce con l'aumentare della distanza dalle estremità; ametà vi è una biblioteca, isolata, completamente buia.
Con un solo gesto si generano due modi di muoversi: scendere e guardare fuori; la casa ‘lunga’, sinuosa, una rampa in discesa, in cui ampi raggi di “svolta” tangenti ai limiti del lotto generano una vista panoramica; la casa ‘corta’, scorciatoia in linea retta, con una scala di discesa diretta e una profonda vista sul paesaggio.
Una costruzione esternamente nera, assorbente, in ardesia, materiale autoctono, imposto dal regolamento estetico locale; all'interno bianca, riflettente, generica, neutra e luminoso. La vita incorpora il colore, fuori con lavegetazione e dentro con le persone.
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