13/10/2017 – Il Premio Internazionale di Architettura e Design Bar/Ristoranti/Hotel d’Autore 2017, organizzato dall’Istituto Nazionale di Architettura - IN/ARCH con Archilovers, Gambero Rosso, FederlegnoArredo, Dipartimento Architettura-Università degli Studi di Roma Tre, Artribune, HostMilano e il patrocinio di ADI – Associazione per il disegno Industriale, si è concluso con un totale di 177 progetti esaminati dalla giuria che ha scelto i vincitori delle due sezioni “Architettura” e “Design”.
I Premi alle Opere Realizzate sono stati assegnati a:
Alba Palace Hotel
località: Favara (Agrigento)
progettisti: Architrend
committente: Alba Antonino
L’albergo è ubicato nel centro storico della città, a ridosso della Cattedrale, e rientra all’interno di una serie di interventi di rigenerazione urbana innescati dal successo ottenuto dalla creazione del “Farm Cultural Park”, e dalla vicinanza con lo straordinario patrimonio monumentale e paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento, dichiarata nel 1997 dall'Unesco "patrimonio mondiale dell'umanità". La Giuria ha apprezzato la capacità del progetto di coniugare allo stesso tempo la conservazione e la valorizzazione per mezzo di un continua azione di misurato bilanciamento tra progetto di restauro e progetto di nuova costruzione, e di superare così la falsa dialettica tra antico e moderno.
Alkimia
località: Barcellona (Spagna)
progettisti: External Reference (Carmelo Zappulla, Nacho Toribio) e Chu Uroz
committente: Jordi Vilà (chef)
Il ristorante si trova nel centro di Barcellona (Spagna) al primo piano di un edificio modernista catalano del 1864. La Giuria ha apprezzato il lavoro attento di utilizzazione dei materiali e dei segni preesistenti, e l’inserimento non mimetico dei molti nuovi elementi aggiunti dal progetto, e la continua e fluida capacità di coniugare sistemi di fabbricazione digitale e artigianato locale, anche utilizzando linguaggi e richiami figurativi della tradizione modernista locale.
Alter Schlachthof Brixen
località: Bressanone (Bolzano)
progettisti: IMOYA design&architecture
committente: Lissi Tschöll
Il progetto è incentrato sul riuso, restauro e rigenerazione del vecchio Macello di Bressanone che pur nella definitiva dismissione delle originarie funzioni produttive, avvenuta nel 1957, è un edificio di importanza culturale dentro la storia della città di Bolzano e della sua vita cittadina. La Giuria ha apprezzato la capacità del progetto di riorganizzare lo spazio interno e le destinazioni funzionali senza mai tradire il senso dei materiali preesistenti. Particolare menzione va riconosciuta alla capacità di mantenere un rigoroso minimalismo nel rispetto della tradizione artigianale locale.
Dopolavoro, JW Marriott Venice Resort & Spa
località: Venezia
progettisti: Matteo Thun & Partners
Client: JW Marriott
Il progetto rientra nel più ampio intervento di recupero di un’intera isola artificiale nella Laguna Veneziana, riconvertita in resort di lusso con ristorante, spa, parco e ville. Situato accanto al molo di attracco privato dell’isola, il Dopolavoro era uno dei circa venti edifici del primo Novecento. La Giuria ha apprezzato la provata capacità di coniugare il restauro dei volumi principali con la nuova edificazione di quelli scomparsi nel corso del tempo attraverso una fluida continuità tra visioning evocativo e tecniche costruttive.
Oberholz Mountain Hut
località: Obereggen (Bolzano)
progettisti: PPA - Peter Pichler Architecture in collaborazione con Pavol Mikolajcak
committente: Obereggen AG / Spa
Si tratta del progetto di un rifugio che si trova a 2000 mt di altezza ed è raggiungibile tramite adiacente seggiovia. La particolare conformazione planimetrica assicura la diretta connessione tra l’interno di ciascun volume e le tre principali presenze paesaggistiche rappresentate dalle cime del Mendel, del Corno Nero e del Corno Bianco che, dalla veduta interna, risultano letteralmente incorniciate dalla struttura volumetrica. La Giuria ha apprezzato la capacità del progetto di assicurare un eccellente inserimento nel paesaggio senza mai cedere al mimetismo e la cura nell’uso dei materiali locali come l’abete rosso e il larice.
La Giuria ha, inoltre, deciso di assegnare 5 Menzioni speciali a:
n’orma
località: Chiaramonte Gulfi (Ragusa)
progettista: Patrizia Sbalchiero
committente: Andreina Iebole e Maurizio Di Gregorio
Essenzialità, pulizia, minimalismo e rigore delle linee. Sono questi gli elementi che la Giuria ha maggiormente apprezzato nel progetto. “L’intervento coniuga i materiali e le forme della tradizione per interpretare, in una più moderna chiave, il vivere rurale”. La “concretezza del vecchio” viene accostata e si fonde con la 'purezza' e la 'regolarità' di linee e volumi più attuali.
Bühelwirt
località: Valle Aurina – Ahrntal
progettisti: Pedevilla Architekten
committente: Michaela e Matthias Haller
Il progetto del Bühelwirt, nonostante i sei piani di altezza, si integra perfettamente con il fianco della montagna su cui sorge tanto da sembrare appartenere da sempre al contesto in cui è inserito. La Commissione ha particolarmente apprezzato l'uso dei materiali naturali autoctoni (il larice, il rame e il 'Loden') e la reinterpretazione, in chiave contemporanea, degli elementi tipici della trazione costruttiva locale.
Hotel Pfösl
località: Nova Ponente (Bolzano)
progettisti: bergmeisterwolf architekten
committente: Hotel Pfösl - Eva e Brigitte Zelger e Daniel Mahlknecht
Il contrasto di temperature del colore e di volumetrie tra esterno e interno hanno particolarmente colpito la giuria. L'esterno scuro e austero, gli interni chiari e rilassanti. L'oggetto architettonico così, pur di grande impatto, risulta inserito in maniera interessante nel paesaggio, in evidente dialogo con le vette circostanti. Il bel contrasto con i piccoli chalet-suite completa un contesto ricettivo vario e ben declinato.
La Petrilleria
località: Roma
progettisti: Insula architettura e ingegneria s.r.l.
committente: Sara e Luca Petrillo
Il locale offre un modo di offrire vino di qualità allo stesso tempo sdrammatizzando e rendendo autorevole l'atto della degustazione. Al centro gli spazi e le illuminazioni estremizzano il concetto di tavolo sociale, pur mediato dalla presenza di alcuni spazi più intimi. Interessante anche il rapporto con l'esterno, risolto pur in assenza di tavolini all'aperto e nonostante lo stretto marciapiede.
LIBRERIA BRAC
località: Firenze
progettisti: DEFERRARI+MODESTI
committente: Libreria BRAC
Il progetto riesce a tenere insieme la cultura (in vendita sotto forma di libro), l'architettura e l'allestimento scenografico degli spazi (e dunque, per certi versi, il teatro). Una sinestesia di linguaggi che caricano lo spazio, ma non lo rendono pesante. Risulta così assai piacevole anche l'area di ristorazione, oggetto del nostro concorso e favorevolmente notata dalla Commissione.
Il Premio per il Design è stato assegnato a:
Casa Maki _ Sushi Bar
località: Pescara
progettisti: zero85 studio
committente: Crudes s.r.l.
Il nuovo sushi bar Casa Maki a Pescara porta la firma di Studio Zero85. Ispirato agli antichi mercati di Tokyo e allo street food, questa composizione ordinata di strutture leggere ne esalta il connubio. Scelta di materiali naturali e colori neutri mettono in evidenza ‘chioschi’ che delimitano piccole aree composte da 2 posti a sedere ed un tavolo, racchiusi in un modulo che può essere spostato all’interno della sala, configurando diversi possibili scenari relazionali. Equilibrata composizione di geometrie che evidenziano nella semplicità compositiva del luogo la funzionalità ed il minimalismo secondo la più radicata tradizione nipponica.
Walking
progettista: Filippo Bombace
Un nome, Walking, dedicato ad una area geografica, la Brianza, per la sua operosità in campo industriale. Un cammino iniziato nell’800 ed esploso per la ricostruzione post bellica e che ha reso il nostro paese distintivo nella creatività, nell’innovazione e nella ricerca della qualità. Questi i presupposti a cui l’architetto Bombace si è ispirato per la realizzazione di un serie di piatti in due finiture (lucido e opaco) e due dimensioni, corredati tutti di ‘piedini’ che consentono all’oggetto di avere funzionalità diverse.
Anche per questa sezione la Giuria ha previsto l'assegnazione di una menzione alla:
Lampada da parete APPLICO
progettisti: Luciano Fazi
La lampada Applico, realizzata utilizzando elementi di serie, prodotti e commercializzati da TIGER (Flying Tiger Copenhagen), merita una menzione per la sua semplicità di esecuzione e funzionalità che la rende adatta a qualunque ambiente, sia classico che contemporaneo.
La Cerimonia di Premiazione si svolgerà alle ore 11.30 di martedì 24 ottobre 2017 nell’area EXIHS di HostMilano, International Hospitality Exhibition durante la quale si assegnerà, per ogni opera premiata, il riconoscimento ai due soggetti che hanno contribuito alla realizzazione: committente e progettista. A consegnare la Targa del Premio, appositamente creata da Listone Giordano, i rappresentanti dei partner del Premio e degli sponsor.
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