23/11/2020 - Un appartamento di circa 250mq nel cuore di Milano, in un palazzo della borghesia milanese anni 60, presenta una planimetria regolare esposta su più fronti, che porta lo studio di architettura e general contractor Offstage a ragionare su piani differenti. La scelta definitiva è quella di una nuova distribuzione divisa per macro-aree interconnesse da un percorso interno a legarle senza soluzione di continuità. In questo progetto Offstage misura il proprio spirito contemporaneo con l’atmosfera classica richiesta, in un continuo gioco di rimandi e nel rispetto dell’identità del luogo.
Il disimpegno che interconnette le varie aree diventa un elemento dal forte impatto espressivo, trattato con toni e finiture specifiche come il pavimento in grandi lastre di grès nero marquinia di Florim, gli specchi colorati alle pareti e le boiserie plissettate laccate su fondo di un blu a campione. L’ampia cucina si relaziona al living tramite un diaframma realizzato con intelaiatura in legno e vetro e pannelli di accesso, scorrevoli, ai lati.
Come abituale per Offstage, la falegnameria a disegno è usata in sostituzione della muratura, diventando effettivo materiale da costruzione. Divisori e tamponamenti sono infatti costituiti in larga misura da telai in noce canaletto e vetro cannettato, oppure da pareti continue in MDF laccato e plissettato, con porte integrate a raso. Un sistema di libreria e contenimento a moduli con le medesime finiture determina la separazione e la costituzione di specifiche aree: ingresso, studio e zona tv.
L’ampia cucina disegnata a misura, si relaziona al living proprio tramite un diaframma realizzato con intelaiatura in legno e vetro e pannelli di accesso, scorrevoli, ai lati.
I locali bagni hanno declinazioni differenti in base alla tipologia. Se quello padronale è del tutto integrato alla master room, con doccia, lavabi e vasca a vista, i bagni dei ragazzi hanno un taglio più tradizionale, pur nella ricerca cromatica dei rivestimenti Cedit e degli altri elementi d’arredo. A sé resta il bagno di cortesia, un piccolo locale con pareti rivestite a specchio, il lavabo freestanding circolare di Antonio Lupi e un pannello in resina, opera d’artista, in continuità con l’atmosfera del disimpegno dell’area notte, elemento dal forte impatto scenico.
L’illuminazione è pensata per fornire qualità e intensità di luce differente, in funzione delle aree e del momento della giornata. Faretti ad incasso, proiettori e linee led dialogano in costante contrappunto, consentendo la creazione di molteplici atmosfere.
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