28/12/2020 - Benedetto Camerana (Camerana&Partners) ha appena concluso per Reale Immobili il restyling di diversi appartamenti nella Torre Littoria di Torino, uno dei simboli urbani del capoluogo subalpino: 10 nuovi appartamenti, simplex e duplex, che ne confermano la vocazione originaria residenziale di lusso. Costruita nel 1934 su progetto dell’architetto Armando Melis e dell’ingegnere Giovanni Bernocco per ospitare uffici e residenze di prestigio per la Società Reale Mutua Assicurazioni ma anche la sede, mai installata, del Partito Nazionale Fascista, la torre è il segno più forte del rinnovamento urbano realizzato dal programma di ricostruzione di via Roma.
Icona razionalista intrisa di richiami all'espressionismo tedesco, con 19 piani per 87 metri di altezza, è il primo edificio italiano ad essere costruito con struttura portante metallica elettrosaldata.
Il progetto portato a termine da Benedetto Camerana è uno degli interventi di punta di un ampio programma di offerta residenziale di alto livello, con cui Reale Immobili rafforza la sua offerta nel segmento residenziale nei centri storici delle principali città italiane. Milano e Roma sono gli altri asset del programma: nel capoluogo meneghino le unità abitative affacciate sulla storica piazza Sant’Ambrogio e nella capitale gli appartamenti in Via del Babuino.
La riprogettazione della Torre Littoria per creare residenze uniche, con accesso esclusivo al piano si avvia a dicembre 2017 come esito di un concorso vinto da Benedetto Camerana. Lo studio torinese già nel 2011 aveva vinto un primo concorso, poi non portato a termine, che prevedeva la realizzazione di un bar agli ultimi due piani e di un ristorante sul terrazzo dell’ottavo piano, affacciato sulla scenografia barocca di piazza Castello, accessibili tramite un nuovo ascensore panoramico vetrato.
“Il progetto dei nuovi appartamenti rielabora i temi che avevano già ispirato la ristrutturazione del piano 13 della torre che nel 2003 ho trasformato nella mia abitazione, un luogo di elaborazione e di esposizione dei miei progetti per la città. Tra le suggestioni alla base del progetto ci sono molte mie memorie personali, come il primo volo in aereo, a New York, con l’atterraggio su Torino proprio sopra piazza Castello, le modernità del Jumbo jet, con la scala elicoidale interna e le superfici in poliestere, e le sinuosità di Saarinen all’arrivo al terminal TWA, ma soprattutto le impronte progettuali del passato e le visioni del Theatrum Sabaudiae, un progetto di marketing urbano antelitteram voluto da Carlo Emanuele II di Savoia nel 1682 e stampato ad Amsterdam per presentare alle Corti Europee la città di Torino in 145 vedute a volo d’uccello”, racconta Benedetto Camerana.
Il centro barocco di Torino in cui è collocata la Torre è infatti il vero protagonista del suo progetto che valorizza l’affaccio a 360° sulla città e porta all’interno degli appartamenti il paesaggio attraverso l’utilizzo di superfici vetrate e riflettenti, moltiplicate dall’eliminazione delle pareti interne e l’apertura di una grande zona giorno open space.
Gli equilibrati interni sono animati da un gioco di riflessioni sulle superfici interne vetrate, lucide o specchianti, che moltiplicano e sovrappongono le vedute degli edifici simbolo di Torino generando una sorta di caleidoscopio barocco. Un gioco che ha il suo apice scenico nella bolla vetrata della cucina, volume cilindroide che si ispira alle installazioni riflettenti di Dan Graham. La cucina è un epicentro funzionale e scenografico intorno al quale ruota la zona giorno, un vero e proprio allestimento per lo showcooking e la teatralizzazione del rapporto tra chi invita e gli ospiti, anche grazie a pareti trasparenti scorrevoli che ne garantiscono la massima apertura o la chiusura funzionale. Per le partizioni opache è stata invece scelta la neutralità del grigio, scuro per i soffitti e chiaro per le pareti, in grado di restituire le variazioni cromatiche e luministiche del cielo e fungere da sfondo per la successione di finestre-quadro sulla città.
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