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09/07/2021 - Masseria Dagilupi, risalente al XVII secolo, è immersa in un uliveto di 5 ettari, con alberi per lo più millenari, tra la città di Ostuni e la costa adriatica. All'interno di una "cantina" scavata a mano nella roccia, l'edificio ospita un frantoio sotterraneo i cui resti coprono un periodo che va dal VI secolo d.C. al Medioevo.
L'obiettivo del progetto di Daniele Corsaro è stato quello di riqualificare e convertire un edificio rurale abbandonato in struttura ricettiva.
In superficie l'edificio di 300mq controlla l'accesso al mulino e ospita spazi funzionali e soggiorni. Sul retro dell'edificio un cortile, circondato da alti muri a secco che lo proteggono dalla brezza marina, ospita un forno a legna.
L'edificio è tipico delle costruzioni agricole della regione, con muri spessi fatti di blocchi di pietra irregolari, malta povera di terra e stanze a volta. Durante la sua storia è stato utilizzato in parte come abitazione e in parte come spazio per varie attività agricole (cortile, stalle, deposito, frantoio sotterraneo, ecc.).
La strategia di restauro ha mirato a preservare le strutture esistenti senza negare gli interventi per adattare l'edificio alla sua funzione di guest house: garantire l'accesso privato alle camere/suite, offrire bagni moderni e spaziosi, isolare le aree tecniche (cucina, lavanderia, magazzino...) per garantire il comfort e la privacy degli ospiti.
"Il risultato" ci scrivono i proprietari Danielle e Jean Louis "è una struttura i cui muri di pietra imbiancati prendono il colore rosa-arancio del sole al tramonto; la malta tocca la pietra come una carezza e conferisce alle pietre una morbidezza che fa dimenticare la rusticità e lo spessore dei muri. All'interno, tuttavia, scoprirete un altro modo di vivere in Puglia: camere spaziose, grandi bagni, decorazione minimalista e il meglio del design italiano".
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