10/09/2021 - Lorenzo Guzzini ha da poco terminato il progetto di recupero di Mansarda Piffaretti a Sala Comacina, un paese che si affaccia sulla sponda occidentale del lago di Como.
Come la maggior parte dei paesi del lago di Como, la struttura che compone gli elementi dell'insediamento umano e il paesaggio circostante, si è sviluppata considerando le conformazioni geomorfologiche del terreno, l'irraggiamento solare e la facilità della costruzione delle infrastrutture a servizio della conquista antropica del paesaggio. Ne deriva uno schema insediativo molto evidente, che parte dal lago con una grande densità urbana e va a diradarsi verso la montagna e il bosco soprastante.
L'edificio oggetto dell'intervento sorge a cavallo tra queste due fasce, confina a nord-est con un edificio in aderenza più alto, ed è l'ultimo edificio della parte costruita del paese verso sud-ovest, dove si affaccia su una zona di prato piantumato. È un edificio costruito negli anni ‘90 senza particolari caratteristiche architettonico-tipologiche, che nega il rapporto all’ultimo piano con il lago antistante. Un edificio costruito in un contesto paesaggistico sensibile dovrebbe interpretare il luogo ed entrare in sintonia con esso. Per sintonia si intende da un lato il rispetto dei caratteri tipologici del luogo, dall'altra il fatto che la morfologia dell'edificio debba avere una ragione d'essere data da quanto il luogo può offrire all'abitare.
La vista, l'irraggiamento solare, l'areazione naturale e quanto altro possa offrire il contesto stesso dovrebbero essere la guida alle scelte formali e tipologiche dell'edificio.
Precedentemente all’intervento, la composizione e organizzazione spaziale della mansarda prescindeva totalmente il luogo in cui era inserita, in quanto le funzioni che si affacciavano verso lago, a sud-est, erano funzioni di servizio, mentre venivano lasciate a monte, a nord-ovest, le funzioni principali e gli spazi più generosi.
Analizzate le problematiche della situazione e avendo il tetto seri problemi di infiltrazioni, si è proposto di restituire allo spazio della mansarda dell'edificio un rapporto diretto con l'esterno, arretrando la falda del tetto verso monte, aprendoci verso il lago e creando una terrazza in lunghezza sul fronte.
Si è inoltre realizzato un ingresso a nord-ovest per rendere questo spazio indipendente dall’abitazione sottostante. Sono stati eliminati i lucernari esistenti, regolarizzando gli elementi in copertura con la realizzazione di una linea vetrata verso nord-ovest, per intercettare la luce pomeridiana e garantire la ventilazione naturale incrociata.
I materiali scelti sono tutti materiali naturali e l’assenza di colorazioni artificiali gioca con la potente luce del giorno smorzandola e offrendo un’atmosfera unica che dialoga con il paesaggio che la circonda.
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