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23/02/2022 - Lo studio milanese di architettura co.arch, cura il progetto di ristrutturazione dell'appartamento su due livelli a Verona, vicino a Castelvecchio.
I clienti, una coppia di giovani avvocati con tre figli, avevano chiesto agli architetti di rinnovare l’appartamento con pavimenti in legno e trovare spazio in cui alloggiare arredi contemporanei e alcuni oggetti di famiglia che avevano collezionato nel corso degli anni.
“La casa era stata ristrutturata in varie fasi negli anni 80 e all’inizio degli anni 90, il lavoro principale è stato selezionare e valorizzare i vari interventi che si sono susseguiti alleggerendo lo spazio e cercando di farne un racconto” spiegano i progettisti Andrea Pezzoli e Giulia Urciuoli.
Ispirazione per il restyling dell'appartamento – denominato PL36 – è stato il testo di Gio Ponti il "Manifesto della Casa adatta" del 1970 che delinea alcuni concetti divenuti spunti progettuali come quello di 'non dobbiamo adattarci noi a una casa generica ma è la casa che deve adattarsi a noi' ma anche 'La casa adatta è un modo di pensare all’abitazione in modo versatile per farne espressione della nostra individualità culturale' e ancora 'Abbandonare gli schemi di locali segregati collegati da anticamere, corridoi e porte. Non più muri davanti agli occhi, non più spazi maggiori o minori ma avere grande respiro e vedute interne più profonde'.
L’ampia zona giorno è stata mantenuta il più libera possibile con lunghe viste prospettiche sugli altri ambienti, lo spazio è caratterizzato dal parquet a spina francese con lunghe plance in rovere naturale. La zona giorno è delineata in due aree living dalla scala in acciaio inox e legno che porta alla zona notte al piano notte mansardato.
L' intervento che ha permesso di valorizzare la cucina è invece una citazione a Carlo Scarpa e all’ingresso Brion: è stato aperto nel volume chiuso della cucina che era relegata a mero spazio di servizio un’apertura circolare che desse un visuale incorniciata verso il tavolo da pranzo di Scarpa prima separato dalla stessa.
È stato usato anche nei bagni della zona notte il marmo, dato che a Verona è presente un distretto di lavorazione dei marmi e dei graniti di eccellenza. Alcuni spazi ed elementi di servizio come i bagni e il camino sono diventati il motivo per impiegare alcuni elementi di rivestimento marmoreo come l’Alba e lo statuarietto, scelti dagli architetti insieme ai clienti dalla lastra al disegno fino alla posa. La zona notte nello spazio mansardata ha un secondo salotto che porta alle camere e ai bagni in cui è stato impiegato un marmo statuarietto, in questo piano si è scelto di posare il parquet in rovere a correre.
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Scheda progetto: PL36 |
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Scheda progetto: |
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co.arch
PL36
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