09/09/2022 - L’appartamento Colle Oppio a Roma di PuntoZero Architetti è stato pensato come buen retiro per una coppia franco-italiana che vive fra Bruxelles, Roma e la Francia.
“Desideravamo una casa che in diversi modi rispecchiasse questa città che amiamo tanto, senza che però si imponesse - lasciando spazio alle nostre personalità, le nostre diverse culture, le nostre storie e ricordi”.
L’idea degli architetti è stata di creare un’atmosfera sobria, ma calda e italiana, dove risaltassero pochi accenti, come i quadri, le opere d’arte e gli elementi di arredo, e che permettesse, inoltre, una spazialità fluida e grandi aperture sulla città.
“Abbiamo lavorato sui flussi creando una continuità tra l’area del living, la zona pranzo e la cucina, messi in comunicazione tra loro da varchi, passaggi, pedane rialzate. Avere scorci e vedute speciali sulla città era uno dei desideri della committente che abbiamo cercato di restituire nel progetto” spiegano Giorgio Marchese e Arianna Nobile di PuntoZero Architetti.
L’appartamento si trova in un immobile dei primi del Novecento e presentava una pianta a sviluppo longitudinale, con ingresso quasi baricentrico sul lato lungo e una sequenza di stanze parallele tra loro con tutti affacci esterni sul quartiere Oppio.
“Una casa ‘tradizionale’ in cui abbiamo giocato con i flussi e gli scorci della zona giorno, creando una continuità tra l’area morbida del living, la zona pranzo e la cucina, messi in comunicazione tra loro da varchi, passaggi, pedane rialzate” aggiungono gli architetti.
Il progetto ha previsto un’ampia zona living di rappresentanza e uno studio limitrofo per le giornate lavorative romane; un volume centrale nella campata d’angolo della casa, scherma la cucina dalla sala da pranzo e ospita il piccolo bagno di servizio, creando un girotondo di flussi che rende lo spazio dinamico.
Infine, dalla parte opposta, la grande stanza da letto ed il bagno padronale concepito come una stanza da bagno, dove un mobile “toletta” divide e scherma la grande capsula doccia tutta rivestita in marmo.
Attraversa tutta la casa una panca bassa che passa sotto le numerose finestre, ed abbraccia tutto lo spazio living, poi la cucina e la sala da pranzo: un filo rosso del progetto che tiene insieme la sequenza di spazi, e diventa una base dove esporre quadri e oggetti che i
clienti amano collezionare.
“Alla ‘classicità’ degli elementi originali, si è posto a contrasto la scelta di materiali più moderni come il cemento resina, per incorniciare e inquadrare, come fossero dei tappeti, i pavimenti di graniglia; pitture neutre di base, sui toni “morbidi” della resina, e per accompagnare i soffitti.
marmi forti e decisi per i bagni sono stati scelti per i bagni, e laccature grigio antracite e nere per i mobili a tutta altezza della casa, abbinati al mogano in grissinato per la libreria studio.
Gli arredi fissi su misura, come la cucina, l’armadio camera e libreria studio, sono stati studiati come elementi a tutta altezza a definire dei fondali nei vari ambienti.
“Questa città per noi è difficile da raccontare, forse la parola più adeguata per definirla è emozioni, al plurale, perchè nonostante i tanti anni vissuti in questa città, le emozioni che genera rimangono forti come lo erano all’inizio - anzi, crescono e diventano più profonde. Vivere qui è una sorta di buona onda, una fortuna del destino.
Roma è l’unica capitale europea dove si vive come se fosse un villaggio e dove ogni giorno si può toccare l’eternità. Si fa amare e odiare per queste ragioni…” concludono i proprietari.
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