Ph. © José Hevia
10/02/2023 - In tema di interior design, negli ultimi anni lo stile raw è tornato ad essere di tendenza, col suo stile vintage, grezzo, ma soprattutto imperfetto.
Ne è convinto lo studio spagnolo Takk che ha curato la ristrutturazione economica della 10k House, nome che porta in sé il concept stesso della casa. Parola d’ordine? Low budget. È così è stato. Il costo dell’intera ristrutturazione è stato di dieci mila euro.
50 m2 a Barcellona, un budget totale di soli 10.000 euro per lavori strutturali e finiture e l'obiettivo – ben saldo – di aggiornare la casa verso nuovi modelli di fruizione degli spazi con in mente la consapevolezza del quadro dell'attuale crisi energetica e dei cambiamenti climatici.
Da questa apparente dicotomia tra il basso budget a disposizione e l'ambizione di trasformare completamente la casa, nascono le principali decisioni che hanno definito questa ristrutturazione economica.
Primo punto è stato quello di lavorare con una pianta aperta utilizzando arredi fissi invece della più consueta combinazione di stanze e corridoi. I vari ambienti della casa sono disposti come fossero gli strati di una cipolla, annidati l'uno dentro l'altro, dal più freddo al più caldo, per sfruttare ogni strato di aria e di materiale senza dover fornire energia supplementare. “Questo tipo di distribuzione, diversa dal punto di vista climatico, permette di unificare i programmi funzionali, il clima e l'efficienza”, affermano i progettisti.
Sempre nell’ottica di una ristrutturazione estremamente economica, anche la scelta dei materiali e di colori è stata ridotta all’osso: si scelgono materiali che mantengono un rapporto costo/struttura ed efficienza energetica il più possibile equilibrato. In questo senso, i materiali principali utilizzati nella costruzione sono pannelli MDF standard e lana di pecora naturale locale.
Nessuna pittura, intonaco o piastrelle è stata utilizzata. Le tracce dei precedenti tramezzi, pavimenti ed elettrodomestici vengono lasciate a vista dopo la loro demolizione, risparmiando così sia nell'acquisto di nuovi materiali che nei tempi di esecuzione.
Anche i "non esperti" sono stati coinvolti in tutto il processo di costruzione. Come se si trattasse di un mobile, le diverse parti della casa (pareti, soffitti, pilastri) sono arrivano in cantiere precedentemente tagliate con la tecnologia CNC a partire dai progetti disegnati dallo studio di architettura. Una volta in cantiere, utilizzando semplicemente viti standard, i pezzi sono stati assemblati dagli architetti e dal cliente secondo un piccolo manuale di istruzioni, senza bisogno di specialisti.
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