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29/08/2023 - Lo studio polacco Mistovia trasforma 45 mq in una casa post-modernista nel quartiere Praga di Varsavia. Il risultato è un progetto di interni che sfrutta gli spazi fino all'ultimo centimetro.
L'appartamento di Paulina e Gustaw, il suo bassotto, è un vero e proprio mix post-moderno di design audaci, texture forti e colori non scontati. Pezzi di arredamento di giovani marchi polacchi sono affiancati a mobili vintage, classici del design ed elementi fatti su misura.
La proprietaria dell'appartamento, Paulina, lavora come art director, per questo ha affrontato il processo di selezione dello studio con grande consapevolezza. Conosceva i progetti dello studio Mistovia grazie a Instagram e le piaceva l'estetica degli interni da lui creati. Per questo motivo, al momento di scegliere lo studio di progettazione, dopo un lungo periodo di ricerca, ha deciso di selezionare Mistovia.
Marcin, founder dello studio commenta: "Paulina era molto aperta a idee audaci".
L'appartamento di 45 metri quadrati si trova a Praga Północ, un quartiere di Varsavia di cui Paulina è innamorata. Più precisamente, nel complesso Praga II del dopoguerra, progettato negli anni Cinquanta dagli architetti Jerzy Gieysztor e Jerzy Kumelowski nello spirito del realismo socialista.
Marcin racconta: "Anche se abbiamo considerato numerose opzioni, alla fine abbiamo deciso di collegare la piccola cucina con il soggiorno. Abbiamo anche deciso di lasciare il bagno nello stesso punto e di collegare il ripostiglio con lo spogliatoio e la camera da letto".
L'altezza delle stanze superiore ai tre metri è sicuramente un ulteriore vantaggio. Rende il piccolo spazio arioso e luminoso.
Il sogno di Paulina era di avere un pavimento in microcemento grigio chiaro. Anche l'acciaio inossidabile, l'impiallacciatura e i mattoni di vetro figuravano nella sua lista dei desideri. Tutti gli elementi sono stati combinati in un puzzle ordinato.
L'architetto commenta: "Una base tenue - pavimento e pareti luminose e uniformi con una texture delicata - ha permesso l'uso di forme geometriche e motivi audaci".
L'appartamento si basa su diversi "cubi" dominanti. Ognuno di essi ha una funzione diversa accentuata attraverso l'uso dell'impiallacciatura o del colore. In cucina, l'alto mobile da incasso è rifinito con un'impiallacciatura di radica di noce americano di grande effetto costituisce l'elemento principale. L'ipnotico motivo organico contrasta perfettamente con la superficie liscia dei mobili in acciaio spazzolato e con la geometria rigorosa delle semplici piastrelle bianche che rivestono parte della parete. Il secondo cubo accoglie gli ospiti all'ingresso dell'appartamento: dopo aver attraversato il portale rifinito con marmo verde brasiliano, lo sguardo si sofferma su un motivo davvero psichedelico firmato dal postmodernista Ettore Sottsass. Il tavolo rotondo in terrazzo rosa e le sedie oblunghe vintage disegnate da Bruno Rey rendono omaggio all'estetica colorata del Gruppo Memphis.
La porta in acciaio posta nell'armadio conduce alla camera da letto, dominata dal colore viola mescolato ad accenti navy (applique in porcellana e piastrelle italiane sulla testata del letto). L'ampia metratura della stanza ha ospitato anche un funzionale armadio a forma di cubo e un ripostiglio, nascosto da mobili bianchi a incasso. In questo modo, la zona giorno è efficacemente separata dalla parte privata dell'appartamento.
Un piccolo bagno costituisce l'ultimo elemento di questo elaborato puzzle. È stato ridotto al minimo indispensabile, ma questo non significa che manchino soluzioni non convenzionali. Una parete curva in mattoni di vetro è visibile dall'esterno. Gli amati mattoni di vetro di Paulina lasciano filtrare la luce del sole, rendendo luminosa questa stanza precedentemente buia. Un mobile da bagno progettato su misura a forma di cassettiera su gambe tozze in un'intensa tonalità di cobalto spicca sulle piastrelle grezze scelte dai designer dello studio Mistovia. Un occhio attento noterà che il mobile è stato realizzato con la stessa impiallacciatura dei mobili a incasso della cucina e che il piano di lavoro è decorato con lo stesso marmo verde che decora il portale della porta d'ingresso.
Il tutto è perfettamente completato da una lampada rosa del marchio polacco Lexavala. Le lastre di uno specchio tridimensionale riflettono e moltiplicano motivi audaci a diverse angolazioni: more is more!
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