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12/01/2024 - La sede di rappresentanza di una società di consulenza finanziaria nel centro storico di Milano è stata recentemente oggetto di un progetto di restyling a cura del designer d'interni Francesco Meneghello. Dialogando con il passato dell'edificio borghese di fine Ottocento, l'architetto racconta un intreccio di storie, tra stili differenti e azzardi espressivi.
Mantenere il rispetto per l'architettura storica e comunicare la dimensione esclusiva e riservata della sede sono le due tensioni che hanno dato vita al progetto.
La conformazione a U dell'appartamento suggeriva una razionale distribuzione delle attività. Nel suo intervento Francesco Meneghello ha moltiplicato la flessibilità dello spazio, immaginando ambienti comunicanti e rendendo possibile sia la condivisione dell'operatività sia l'attenzione alla privacy dei clienti.
Pur nel contesto di una ristrutturazione integrale, il progetto rappresenta un dialogo continuo e multiforme con il genius loci, percepibile non solo nel riproporre alcuni elementi di stampo classico - i pavimenti in parquet posati a spina, il lambris in gesso alle pareti e i complementi in ottone distribuiti all’interno di ogni stanza - ma anche e soprattutto nel piacere di un’atmosfera intima, mai chiassosa.
Le sfumature del rapporto dialettico tra la visione progettuale di Francesco Meneghello e l'anima del luogo si declinano a volte in piccole licenze, altre in evidenti contrasti, come il bianco assoluto di pareti e soffitti che allontana concettualmente l'appartamento dall’animo austero del contesto.
Gli spazi sono definiti da pareti vetrate a tutta altezza che annullano visivamente la divisione tra aree operative e direzionali, pur offrendo il necessario isolamento acustico.
La configurazione della luce è stata delineata per soddisfare le esigenze di comfort e l'espressività delle scelte formali, grazie alla combinazione di sistemi integrati di illuminazione tecnica e corpi ornamentali.
Agli arredi è attribuito il compito di interpretare in chiave rappresentativa e contemporanea l'atmosfera sobria del luogo. Custom made o pezzi iconici, gli oggetti raccontano un approccio libero e aperto a incursioni in altri mondi.
La reception, con il banco monolitico realizzato in marmo naturale come i tavoli delle sale riunioni, anticipa ai clienti l'essenza del progetto di interni. In fondo al corridoio, il salottino di attesa ha una dimensione domestica grazie ai pochi pezzi essenziali e al meraviglioso scorcio su una delle iconiche torri del Castello Sforzesco che rende il breve tempo di attesa un momento privilegiato.
Le sale riunioni, la sala operativa e quella dirigenziale - favorita da un accesso diretto - sono pensate come ambienti fluidi e permeabili, accomunati dalla luce naturale che circola liberamente, dalla scelta rigorosa di arredi e materiali e da piante scultoree che comunicano calma, bellezza e armonia.
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