29/09/2015 - LAMINAM si presenta al Marmomacc di Verona con uno stand di 160 mq progettato dall’art director Alessandra Stefani: un’ambientazione minimal futurista per svelare l’ultimissima novità e il fiore all’occhiello del marchio, le nuove serie di lastre extra large.
Forte di un fatturato in crescita del 30% con le lastre 1000x3000 mm su spessori variabili, che ha toccato i 40 milioni di euro nel 2014 ed in linea con le previsioni di 50 milioni per quest’anno, l’azienda fondata nel 2001 da Franco Stefani non si ferma e, sempre pronta a nuove sfide e idee, lancia sul mercato un prodotto nuovo, le lastre 1600x3200 mm con spessori da 6 a 20 mm, sfornate dalla quarta linea produttiva che da Luglio 2015 si è aggiunta alle 3 pre-esistenti.
Le nuove ampie superfici, perfettamente regolari e senza difetti anche nelle dimensioni oversize, vengono realizzate attraverso il nuovo sistema pressa Gea, punto di forza e cuore della produzione Laminam, la cui tecnologia di pressatura all’avanguardia prevede la stesura delle polveri direttamente sul nastro senza l’utilizzo di carrelli dedicati: la lastra è quindi priva di ogni tensione e libera di espandersi, con una riduzione dei consumi di energia del 50% rispetto ai sistemi di pressatura tradizionali e un processo produttivo che prevede il recupero di tutti i materiali utilizzati nel ciclo.
L’innovazione e la sostenibilità ambientale si incontrano poi con l’energia creativa e il linguaggio sofisticato che contraddistingue tutte le collezioni Laminam: per le nuove serie extra-large sono state appositamente ideate 5 famiglie di texture ispirate ad elementi come cemento, marmo, legno, ferro ossidato e campiture piene declinati in diversi colori, per un totale di 14 finiture la cui potenza evocativa viene valorizzata al massimo dalle dimensioni scultoree della lastra.
Funzionalmente, le nuove serie 1600x3200 mm aumentano i gradi di libertà del materiale spalancando ulteriormente il ventaglio delle possibili applicazioni, rivolgendosi contemporaneamente al settore dell’edilizia per le facciate ventilate, dove le dimensioni maggiori comportano la riduzione del numero dei giunti tra i pannelli e quindi la potenziale infiltrazione di acque meteoriche oltre che una migliore continuità visiva, ed al mondo dell’arredo – design, in particolare delle cucine a isola di grandi dimensioni e di alta gamma, dove le lastre extra-large in ceramica si offrono in alternativa a materiali come marmo e lapidi dal costo e dall’impatto ecologico superiori.
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