18/02/2016 - Il logo è color magenta e il team è tutto al femminile. Alessandra Marchina, Lorenza Mazzoleni e Francesca Mazzoleni sono le tre “quote rosa” meglio conosciute con il nome della loro azienda: Alma Design. Un nome che evoca il concetto di ‘anima’ del design, appunto, e che corrisponde nello stesso tempo anche all’acronimo della sua fondatrice, Alessandra Marchina. E’ lei ad aver iniziato, nel 2007, questa vera e propria missione ‘impossibile’: una missione che non riguarda solo la creazione di una società da zero, quanto il posizionamento della stessa in un mercato – quello dell’arredo – che costituisce uno dei più aggressivi e inflazionati d’Italia.
Il risultato? Nel 2016 Alma Design conta collezioni eterogenee nate dalla collaborazione con alcuni dei più importanti designer contemporanei e opera praticamente in tutto il mondo.
Ma bisogna fare qualche passo indietro, poiché questo successo ha richiesto forti energie, impegno nella ricerca di un segmento di prodotto di alta qualità ad un costo accessibile, capacità di attivare reti di distribuzione in primo luogo in Italia, quindi in Europa e nel mondo, volontà mirata di comunicazione, promozione delle soluzioni a catalogo mediante le migliori manifestazioni fieristiche.
“Dal 2007, anno in cui abbiamo ufficialmente registrato il marchio Alma Design, abbiamo viaggiato moltissimo. Cercavamo suggestioni per il lancio di collezioni che riuscissero ad assecondare le tendenze dell’ambito Ho.Re.Ca., esaminavamo nuovi materiali o modalità inedite di impiego di questi, prendevamo contatti con progettisti e architetti per conoscere in modo puntuale le loro esigenze”, afferma Alessandra Marchina, General Manager Alma Design, che prosegue: “Sin dagli esordi la nostra filosofia è stata incentrata sull’obiettivo di dare un servizio altamente qualificato al cliente, diversificando il più possibile il concept della gamma prodotto al fine di garantire la possibilità di una quasi totale customizzazione”.
Il primo prodotto presentato, Estrosa, sintetizza con estrema efficacia le parole della fondatrice: si presenta come un oggetto dal design senza tempo, personalizzabile grazie alla disponibilità di colorazioni a catalogo, ma soprattutto all’avanguardia. L’innovazione risiede nell’adozione assolutamente non convenzionale della tecnica dell’estrusione, da sempre impiegata per la costruzione dei serramenti. Estrosa realizza infatti la più grande matrice di estrusione mai effettuata e conquista il grande favore del pubblico in soli pochi mesi dal suo lancio al Salone del Mobile del 2008.
“Con Estrosa abbiamo dimostrato lo spirito di Alma Design: ben lontana dal dare forma a tendenze di passaggio o a raccontare uno stile. Lavoriamo nel confermare il processo innovativo, di impiego delle materie prime e di relativo processo di confezionamento, così come nel predisporre arredi il più possibile eterogenei e versatili, seppur accomunati da una stessa filosofia. Al Salone del Mobile 2016 emergerà infatti con ancora maggiore evidenza la nostra ricerca di tecnologie all’avanguardia per il prodotto di arredo, che ha siglato l’esordio dell’avventura Alma Design e che detterà sempre la nostra identità. Siamo orgogliose, poi, di poter vantare quella caratteristica di ‘multitasking’ che quasi esclusivamente un’imprenditorialità tutta al femminile può garantire. ” prosegue Francesca Mazzoleni, Logistics Magager di Alma Design.
E’ proprio la qualità del ‘multitasking’ uno dei pregi che le componenti del team riconoscono come determinante nella parabola di crescita di Alma Design, a cui hanno contribuito senza dubbio anche la capacità relazionale e di ascoltare quello che accade all’esterno, nonché la creatività. Certo, non mancano i lati contrari alla questione, legati soprattutto alla necessità di svolgere lavori manuali pesanti o di godere di una credibilità inferiore in aree geografiche tipicamente dominate da una mentalità maschilista. Ma i difetti di un’azienda capitanata da sole donne sono esigui se rapportati ai benefici della condizione, che Alma Design vuole accrescere ulteriormente anche in vista della celebrazione dei 10 anni di attività. E nel 2017, recitano in coro Alessandra, Francesca e Lorenza, “vogliamo poter festeggiare con un progetto che racconti senza precedenti i lineamenti di un successo tutto femminile”.
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