06/10/2016 - Venerdì 7 ottobre, Dieffebi celebra il suo 40° anniversario con l’inaugurazione del nuovo Showroom in via Milazzo 8 a Milano.
L’inaugurazione coincide con la vivace attività culturale autunnale di #DesignCityMilano, Brera Design Days e Milano Design Film Festival che si svolgerà all’Anteo Spazio Cinema di via Milazzo, proprio di fronte allo showroom Dieffebi. L’opening party dello showroom Dieffebi Milano sarà preceduto dalla tavola rotonda “Office Design Ibrido”.
Parlerà di smart working Claudia Bonatti, direttore Divisione Office Microsoft, che illustrerà le linee guida della nuova sede milanese dove Microsoft traslocherà il prossimo febbraio 2017.
Seguirà la presentazione della ricerca svolta dalla Norwegian University of Science and Technology di Trondheim che sancisce il potere dell’utilizzo della penna nella stimolazione delle capacità cerebrali e che ha portato al progetto di penne digitali.
Il percorso progettuale di un altro oggetto ibrido tra carta e digitale - lo Smart Writing Desk di Moleskine- sarà raccontato dal brillante designer Giulio Iacchetti che spiegherà come possono convivere l’identità del leggendario taccuino nero con i segni, le icone e la tecnologia del mondo digitale.
Cesare Chichi di 967 porterà la propria esperienza di progettista di uffici, parlando delle nuove esigenze delle aziende in un percorso verso l’ufficio paperless.
Nuove esigenze che le aziende produttrici di arredi devono soddisfare, come spiegherà Alberto de Zan, presidente Dieffebi: anche gli oggetti più tradizionali e apparentemente obsoleti ampliano così le funzionalità e puntano all’ibridazione.
Ecco quindi nuovi accessori per cassettiere che diventano anche sedie per incontri informali e, grazie a un articolato sistema di accessori, permettono all’utilizzatore di co-progettarne l’interno per meglio rispondere alle necessità individuali; la cassettiera multisensoriale che emana essenze rilassanti a ogni apertura di cassetto; l’unione tra armadietto, archivio e cassettiera che dà origine al caddy su ruote da muovere per portare i propri oggetti personali nell’ufficio con postazioni “hot desk” condivise.
Altra contaminazione che sta aprendo nuovi linguaggi formali è quella tra casa e workplace, dove il confine tra arredo per ufficio e arredo domestico si fa sempre più labile e dà un valore diverso agli aspetti percettivi ed emozionali degli arredi, in particolare colore e texture.
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