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Versatilità, leggerezza, interazione. L'ufficio Alias
Presentate ad Orgatec le nuove collezioni
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09/11/2016 - Alias ha presentato ad Orgatec prodotti specifici, studiati appositamente per l’ambiente ufficio, con grandissima attenzione alle richieste del mondo del lavoro, all’interazione con l’uomo e al suo benessere e all’integrazione delle tecnologie contemporanee.

Nello spazio espositivo si concretizza l’ufficio Alias; le collezioni presentate, caratterizzate da spessori portati al minimo, dettagli raffinamente progettati, utilizzo di materiali tecnologici, esprimono l’approccio del marchio al mondo del lavoro: versatilità, leggerezza ed interazione. Le nuove famiglie, capaci di trasferirsi con disinvolta eleganza dalla dimensione più privata dell’home office all’ufficio direzionale, dalla sala riunioni agli uffici operativi, fanno sì che l’atmosfera dell’ufficio acquisti così luminosità e leggerezza, fornendo in modo semplice una prestazione di grande flessibilità funzionale.
 
Il concept espositivo è una struttura modulare, completamente smontabile ed adattabile a diverse situazioni dimensionali (sia in altezza che in pianta), superando il concetto dello stand usa e getta, che caratterizza le manifestazioni fieristiche.
Un luogo espositivo progettato come un vero e proprio prodotto, che riflette la vocazione tecnologica di Alias per i materiali costruttivi, il concetto estetico e la sostenibilità.

Il progetto prevede uno scheletro autoportante, realizzato da TensoForma, solido ma visivamente leggero, sul quale si possono inserire differenti pannelli, che diventano elementi di chiusura e al tempo stesso di comunicazione, una pelle che di volta in volta avrà caratteristiche diverse, al salone di Colonia il materiale è traslucido e a seconda del punto di vista diventa trasparente o completamente opaco. L’estetica dello stand è affidata così all’essenza dei materiali che lo compongono e alla modalità in cui vengono accostati gli uni agli altri.
 
Lo stand si configura come un grande ufficio open space: attraversando questa architettura, dove la rassegna dei prodotti è fruibile a 360°, il visitatore si sente nell’ufficio Alias, potendone così respirare il DNA e coglierne la personalità tecnologica e l’unicità. 

Un vero e proprio “Alias office” dove le novità 2016, tutte rigorosamente appoggiate a terra, convivono con gli ampliamenti di gamma. 
 
La reception è posizionata in uno dei due accessi allo stand e schermata da una composizione aline a tutt’altezza. L’atmosfera di dialogo con i visitatori è affidata ai tavoli biplane di Alberto Meda, proposti nelle nuove varianti dimensionali, e agli sgabelli ad alltezza regolabili atlas di Jasper Morrison. Dietro ad essa, uno spazio di privacy realizzato con la nuova cabina eleven highback di PearsonLloyd.
 
Si prosegue poi con un’area lounge, dove protagonista è il sistema di pouf e contenitori okome dello studio Nendo.
L’area di lavoro ha posizione centrale all’interno dello stand Alias: la postazione operativa è composta da tavolo tec table di Alfredo Häberli al quale vengono abbinate le nuove sedute da ufficio slim di PearsonLloyd; per l’ufficio direzionale  l’arredo è affidato ai progetti firmati da Alberto Meda: frametable oval e rollingframe 52 di Alberto Meda proposte in diverse finiture.
 
Tre piccole situazioni lounge, affidate rispettivamente a TT soft di Alfredo Häberli, alla poltrona e pouf Gran Kobi di Patrick Norguet e slim lounge di PearsonLloyd, proposte ciascuna con diverse confiigurazioni del sistema aline di Dante Bonuccelli, circondano l’area meeting affidata a frametable oval nella versione XL circondato dalle sedute della collezione frame 52 di Alberto Meda. 
 
Al di là della zona espositiva, una bacheca realizzata con pannelli Bencore che la separa dall’area lavoro, arredata con i tavoli monogamba atlas di Jasper Morrison e le sedute twig comfort plastic nella variante antracite. La scaffalatura ospita una selezione dei prodotti novità e del catalogo Alias Office, mettendo in luce le peculiari caratteristiche di ciascun pezzo.

La parete della competenza racconta il percorso progettuale che partendo dal concept dei designers giunge fino al prodotto industriale. Un percorso non lineare, dove tecnologie, scelte estetiche ed ergonomiche impongono continue riflessioni e modifiche.
Così si parte con slim di PearsonLloyd, dai primi schizzi di progetto, all’affinamento delle tipologie che compongono la collezione, allo sviluppo e analisi dimensionale delle componenti che compongono le sedute. 
Il lavoro strategico di scelta delle tecnologie più adatte per sviluppare la collezione passa attraverso molte considerazioni di carattere estetico, economico e prestazionale.
 Il primo progetto che si affronta riguarda la slim task, una volta selezionato il meccanismo auto pesante e identificate le caratteristiche della seduta, il lavoro dei designer e del team di Alias si è concentrato sull’affinamento delle geometrie e delle superfici del prodotto, per rendere la silhouette la più leggera possibile, trasformando una complessa macchina ergonomica in un leggerissimo gesto estremamente elegante. Poi viene presentato il lavoro sulle slim conference, tre sedute con diverse basi e diversi braccioli, le combinazioni di tessuto e plastica e tutto tessuto.
Anche in questa collezione gli aspetti più importanti sono stati la capacità di gestire il comfort molto alto in spessori estremamente contenuti, il gesto minimo e molto leggero non pregiudica la comodità di questa collezione di sedute. 
Questo racconto è sviluppato mettendo in mostra le scocche e i modelli dei prototipi.
L’ultima parte della parete e occupata dalle sedute lounge, due tipologie non frequenti nella collezione gli Alias, risolte attraverso un gesto estremamente leggero, sostenute da una base scultorea, anche in questo caso in apposite teche è visibile il percorso il prototipazione delle componenti.

La storia della competenza di Alias prosegue in una teca dedicata interamente alla frame 52, in uno spazio trasparente galleggiano le componenti della nuova famiglia di sedute di Alberto Meda. Questo consente di apprezzare l’eleganza formale delle nuove basi e i dettagli del design del prodotto disegnato dallo ormai storico maestro del design.

Oltre alle componenti dei progetti sulla parete prendono posto dei monitor con dei contenuti digitali che raccontano le fasi dello sviluppo.

L’ ambiente “back office” adiacente all’area do lavoro, racchiude la caffetteria e un piccolo ufficio operativo.

Il progetto di styling dello stand Alias ad Orgatec 2016 è affidato allo studio Vandersande; “Materiali e forme differenti, mentre evocano altrettante diverse culture, intrecciano tra loro piccole narrazioni. All'insegna dell'inaspettato sottolineano l'originalità dell'idea Alias di Ufficio.”

Anche il colore è protagonista, grazie alla suggestiva sequenza di finiture che esaltano il design delle varie collezioni: le strutture nei toni del bianco, del sabbia, del melanzana si accostano ad una raffinata selezione di tessuti Kvadrat® e pelli Pelle Frau® Color System SC. 

Un allestimento in grado di raccontare il percorso di ricerca e di sperimentazione che ha caratterizzato negli anni Alias e che ha portato allo sviluppo delle diverse collezioni, evocando innovazione, tecnologia e leggerezza.


Alias su ARCHIPRODUCTS























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