13/04/2017 - In occasione della Milano Design Week Davide Groppi ha presentato i nuovi progetti a Euroluce e presso lo Spazio Esperienze, in uno spazio che suggerisce assonanze e parallelismi tra il suo mondo e quello del Funzionalismo Scandinavo, accostando le sue raffinate luci contemporanee a mobili e oggetti originali d’epoca, provenienti dal Nord Europa.
Il percorso tra le lampade esposte diventa così un viaggio alla scoperta di una matrice comune, basata su una progettualità saldamente legata ai concetti di semplicità, leggerezza, emozione e invenzione, ma anche a quella ricerca di “alta qualità della vita” applicata al quotidiano che ha reso straordinaria l’estetica del design nordico.
“Questa collezione rappresenta per me una rinascita, intesa come un nuovo modo di avvicinarmi alla luce. Le nuove idee sono arrivate, come un dono, dopo un lungo periodo di gestazione, che è servito per rivalutare e riapprezzare la “primordialità” della mia esigenza di fare lampade. Da una parte la volontà di fare semplicemente una bellissima luce, dall’altra la necessità di comunicare, costruendo racconti e metafore di luce. Ho cercato di fare tutto questo con semplicità, ma nello stesso tempo con creatività ed invenzione, aspetti che mi hanno sempre interessato e contraddistinto.” Davide Groppi
Quello di Davide Groppi è un percorso creativo nel quale forma e funzione sono unite da un legame di reciprocità. Nella sua semplicità, il design nordico offre sempre qualche tocco di genio, qualche intuizione che va oltre la forma puramente estetica, rendendolo immediatamente riconoscibile. Allo stesso modo, l’elemento sorprendente, il guizzo originale, sono il fascino delle creazioni di Davide Groppi. Per prima arriva la luce, delicata e mai invasiva, capace di avvolgere ma anche di rendere atmosfere teatrali e solo dopo viene la curiosità di scoprire la sorgente di quella luce, la fonte che la rende possibile. Un altro legame con la razionale volontà di stupire attraverso la semplicità, così tipica del design nordico.
Seguendo il filo conduttore della purezza e della funzionalità, si arriva ancora più lontano, fino a Oriente. Fino al Giappone. Dove la tradizione segue il solco dell’essenzialità e delle forme pure, in un rimando di suggestioni che unisce culture solo apparentemente distanti. L’eco del design Giapponese risuona spesso nei lavori di Davide Groppi per la pulizia, per l’invenzione, per la purezza e per l’approccio zen alla progettazione. È un filo conduttore sottile, ma saldo, lo stesso che lega il Giappone al Funzionalismo Scandinavo, due mondi lontani solo in apparenza.
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