20/04/2018 - Terra di minimalismo estetico, ma anche di sperimentazione, innovazione ed estro creativo, i Paesi Bassi ormai da anni sono dichiaratamente parte della “quota wow” che anima le giornate del Fuorisalone di Milano. Quello messo in mostra dall’Olanda, infatti, è un approccio inedito al mondo del progetto e a quello dei materiali, un rinnovo in chiave europea in grado di mostrare risultati sorprendenti e di rompere i rigidi schemi del “design” del quale siamo assuefatti.
Tra gli appuntamenti più attesi, la mostra Transitions III: Experimental Creativity, organizzata da Baars & Bloemhoff, che mette in luce in un’unica suggestiva location (gli ex magazzini raccordati della Stazione Centrale – in via Ferrante Aporti), il lavoro e la creatività di sei importanti studi di progettazione olandesi, chiamati a interpretare in maniera personale i materiali di un ampio portfolio.
Il progetto, ideato e promosso da Baars & Bloemhoff, è stato realizzato in collaborazione con lo studio di set directing Harm Rensink. I sei partecipanti - Bart Joachim van Uden, Christian Heikoop, Floris Wubben, Job van der Berg, Mae Engeigeer e Studio Truly Truly - hanno così creato madie, illuminazioni, piani d’appoggio, rivestimenti e altri piccoli e grandi complementi d’arredo.
È il caso delle lampade disegnate da Floris Wubben, Crystal Shift e Crystal Twist, che interpretano in modo alternativo la pietra acrilica HI-MACS®, lavorata per la prima volta in assoluto con una tecnica artigianale “a strappo”. In questo modo, Wubben ha lavorato per spostare l’attenzione sulla struttura interna del solid surface, piuttosto che sulla sua superficie, rivelando una texture irregolare, scabra, molto simile a quella della vera pietra e in grado di creare piacevoli giochi di luce e ombra se accostata a una fonte luminosa. Come suggerito dal nome, le lampade di Rubben combinano infatti forme morbide, all’apparente solidità dei cristalli, per corpi illuminanti unici, mai uguali e dal grande valore artistico.
Mae Engelgeer, invece, reinterpreta la pietra acrilica in più finiture combinandola ad altri materiali con piani e forme geometriche semplici. Il risultato è un’ampia collezione di piani d’appoggio (coffee table, comodini, mensole, tavolini a parete, porta-riviste, ecc) dallo sviluppo potenzialmente infinito, disponibili anche su misura per dimensioni e combinazione di finiture.
Transitions III è una lente d’ingrandimento sui materiali del futuro o sui modi alternativi per riproporre i materiali classici. Una finestra sul mondo del progetto aldilà dei nostri confini, da cui attingere ispirazioni e idee innovative.
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