24/01/2019 - Uno ambiente permeabile di 180 metri quadrati, dove le pareti lasciano spazio a differenti stati d’animo in risonanza tra loro. 'Living by Moods’: questo il concept della Das Haus 2019, la 'casa ideale' a imm cologne che quest'anno porta la firma del duo australiano Truly Truly.
Con 'Living by Moods', Kate e Joel Booy, founder dello studio, mettono in scena uno stile di vita "fluido", che alterna attività energiche e coinvolgenti con momenti di lentezza e relax, ponendo il dibattito su alcune tipiche funzionalità degli ambienti dell’abitare proponendo il loro sperimentale punto di vista secondo cui gli inquilini dettano il loro rapporto con la casa, a seconda del loro umore.
La Das Haus di Truly Truly rappresenta un organismo permeabile, soggetto a mutamenti continui ma sempre in equilibrio tra astrazione e comfort, che ha l’obiettivo di risolvere le esigenze, in continua evoluzione, di ciascun individuo. Un esperimento visionario, espressione della filosofia di vita dei due progettisti e della loro concezione di design.
Qual è stato l’aspetto che vi ha entusiasmato maggiormente nell’approcciarvi al progetto della Das Haus di quest’anno?
L’aspetto più entusiasmante di questa esperienza è stato affrontare questa nuova sfida con un approccio da product designer e non da architetti. Questa visione ci ha permesso di poter pensare all’impatto che un oggetto o un arredo può avere nello spazio nel quale verrà collocato. Nel progettare il nostro concept per la Das Haus abbiamo potuto osservare come l’architettura può influenzare gli arredi e gli oggetti e viceversa.
Das Haus 2019: come dialogano all’interno dello stesso progetto i diversi spazi destinati alle varie funzioni (dormire, vivere, mangiare)?
Nel progetto della Das Haus sìabbiamo suddiviso lo spazio in quattro zone che esprimono quattro 'mood' differenti in dialogo tra loro, allestendoli in base a quattro stati d’animo scelti per raccontare in modo visionario come poter vivere la casa by moods: lo spazio ‘Reclusive’ quello più intimo, lo spazio ‘Active’ quello più dinamico, lo spazio ‘Reclining’ è lo spazio più scanzonato e disinvolto, dedicato alla convivialità, lo spazio ‘Serene’ lo spazio più confortevole e rilassante.
Avete scelto di mettere la cucina al centro del progetto. Come mai?
La cucina è un luogo dove vivere slow, un ambiente che non deve essere una stanza separata designata per singole attività come o cucinare o pulire. Per noi è il cuore della casa, un luogo in cui tutti possano incontrarsi e trascorrere del tempo insieme in vari modi. Per questo motiva la cucina è stata suddivisa in elementi che si ampliano e prendano più spazio, irrompendo in diverse parti della casa: la cucina diventa il luogo della creatività, legata al concetto di piacere, non dovere!
'Living by Moods' è il titolo che avete scelto per la Das Haus 2019. Qual è la vostra visione del vivere contemporaneo?
Fluido. Così mi piace definire la nostra visione del vivere contemporaneo: non esistono spazi dedicati a specifiche attività. Il nostro tavolo da pranzo, ad esempio, non ha semplicemente otto sedie attorno ad esso. È un 'Tavolo Attivo', definito così perché ci sono due sedie da pranzo e due da ufficio. Non ci piace porre dei limiti! Abbiamo così suddiviso gli spazi attraverso gli oggetti e gli arredi anziché con normali pareti in mattoni.
'Living by Moods' vuole essere quindi un semplice spunto da cui attingere, associare un’attività quotidiana ad uno stato d’animo più appropriato, guidando l’utente a poter scegliere una nuova idea di casa, un nuovo modo di vivere l’ambiente domestico.
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