Massimo Orsini + Patricia Urquiola, photo by Stefania Zanetti
09/07/2020 - Nasce Casa Mutina, il primo spazio espositivo Mutina a Milano. Progettata da Patricia Urquiola, Casa Mutina è concepita come una vera e propria abitazione, destinata ad ospitare incontri ed eventi speciali, che coinvolgeranno i progettisti in modo nuovo e continuativo.
Il nuovo spazio ha sede in via Cernaia 1a, nel quartiere Brera che costituisce un polo privilegiato per l’arte e per il design. Durante l’annuale appuntamento con il Salone del Mobile, lo storico distretto di Milano diventa sede fissa di presentazioni ed eventi, accogliendo un crocevia di appassionati e professionisti del settore.
"Era molto tempo - racconta Patricia Urquiola - che insistevo con Massimo Orsini (CEO di Mutina) sul fatto di avere uno spazio in città. Sono sicura che presto diventerà un punto di riferimento dove nasceranno tanti incontri, dialoghi e nuovi percorsi".
L’obiettivo era realizzare uno spazio che non ricordasse uno showroom, ma un ambiente intimo, una vera casa pronta ad accogliere le persone che gravitano intorno a Mutina. "Mi sono innamorata di quest’idea - spiega la Urquiola - e Casa Mutina non poteva essere altro che questo: lo definirei un ‘non-showroom’ aperto a cambiamenti ed evoluzioni, a scambi e dialoghi. Qui non troviamo i tradizionali ‘display’ di prodotto, bensì il visitatore si ritrova ad esplorare un percorso tattile lungo una passatoia di legno che lo guida attraverso le cinque stanze, ognuna con una propria personalità e funzione. Le ceramiche vivono nella casa e il visitatore si scopre ad esplorarne le qualità tattili in modo molto spontaneo. Dall’ingresso, che rappresenta un’intima galleria d’arte domestica, si passa poi allo studio, al bagno, alla cucina con sala da pranzo e al living con postazione di lavoro. La possibilità di lavorare agilmente con ospiti presenti fisicamente o collegati da remoto attraversa tutti gli spazi: una riflessione sul tema home working".
Il progetto
L’intervento architettonico prevede la configurazione di una boiserie che ridisegna le diverse funzionalità degli ambienti domestici tipici di un appartamento: ingresso, studio, bagno, cucina e sala. L’aspetto tattile delle piastrelle che rivestono il pavimento e le pareti (fino a 240 cm) dialoga con il contrasto del soffitto materico. L’aspetto visivo rimanda ad una percezione intima e familiare dello spazio che ben si discosta dal convenzionale showroom.
"Il progetto si avvale di un sistema modulare facilmente sostituibile specialmente nelle boiserie e nelle pannellature, ma che, allo stesso tempo, non si sente. Un sistema che ha una grande capacità di adattamento, accogliendo gli ospiti sempre con l’atmosfera di casa. Per una Mutina mutante."
La passerella lignea a terra guida il visitatore in modo naturale nei diversi ambienti che si susseguono uno dopo l’altro. Allo stesso tempo, ogni stanza è definita da una texture che delimita e definisce la funzione dell’ambiente.
Il pavimento flottante e la boiserie si distaccano dalla struttura esistente: pulizia, chiarezza e ordine sono infatti il fil rouge tematico dell’appartamento. Completano il progetto la scelta dei pavimenti distaccati dal muro, che diventano così visivamente simili a tappeti, e le pareti sopra la boiserie che, invece, restano grezze, di colore rosato, rispecchiando il rigore presente in tutte le stanze.
“È un bel viaggio, quello con Mutina. Empatico ed evolutivo. Quello che non è cambiato è che continuiamo a divertirci e preoccuparci come il primo giorno. Continuiamo a farci molte domande, che partono e arrivano sempre più da lontano. Ci mettiamo in discussione e non ci accontentiamo.”
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