01/10/2020 - Lo scorso 19 marzo 2020 Florim ha acquisito lo status di Società Benefit, pertanto dal punto di vista giuridico ha integrato nel proprio statuto uno scopo aggiuntivo rispetto alle tradizionali finalità economiche. In realtà, così facendo, Florim rende ufficiale e protegge nel tempo la propria Missione, da sempre orientata a creare valore anche per le persone, le comunità in cui opera e a rigenerare l'ambiente. Su questo tema interviene Domitilla Dardi (Storica e curatrice del Design) che ha voluto chiedere cosa significa compiere un passo così importante direttamente a chi più di tutti lo ha voluto fare, il presidente di Florim Claudio Lucchese.
Presidente, all’indomani di questo risultato eccellente, ci può spiegare cosa vuol dire entrare nel novero delle Società Benefit? Le Società Benefit rappresentano un’evoluzione del concetto di azienda perché integrano nel proprio modello di business, insieme agli obiettivi di profitto, l'esplicito impegno ad operare in modo responsabile e sostenibile tutelando gli interessi degli stakeholder e dell’ambiente.
Il modo di fare impresa sta cambiando e credo che oggi le aziende debbano far coesistere seriamente le finalità economiche con gli interessi delle persone e dell'ambiente: solo così si può pensare ad un futuro sostenibile.
Per Florim il passaggio a Società Benefit non è stato altro che la formalizzazione di un indirizzo intrapreso da molti anni. La presenza nella strategia aziendale, di azioni volte a minimizzare l’impatto ambientale e dare sostegno ai dipendenti e al territorio, fa parte del nostro modo di fare impresa da quando il concetto di “sostenibilità” non era ancora così diffuso.
Come sintetizzerebbe la visione di Florim a chi ancora non vi conosce? In Florim abbiamo adottato tre parole d’ordine come regole di condotta interna: bellezza, semplicità e umiltà; la bellezza, nella sua accezione più ampia, ottenuta operando in modo semplice e con persone determinate e motivate ma non protagoniste, ritengo rappresenti la migliore sintesi per descrivere l’anima di Florim.
Vede, Florim è un’azienda di quasi 60 anni, radicata nel distretto ceramico di Sassuolo, nata nel 1960 da un’intuizione di mio padre, l’Ing. Giovanni Lucchese, cresciuta negli anni fino a diventare la realtà internazionale che è oggi, grazie ad una strategia basata su due principali driver: innovazione e sostenibilità.
Produciamo da sempre superfici ceramiche per l’architettura e l’interior design e il nostro gruppo conta oggi circa 1.400 dipendenti, distribuiti nelle due sedi produttive in Italia e in quella negli Stati Uniti (Tennessee), e nei diversi Flagship Stores dentro i più importanti distretti del design mondiale, che hanno generato un fatturato di oltre 400 milioni di euro nel 2019. Chiunque può valutare il nostro operato attraverso la lettura del Bilancio di Sostenibilità Florim dove, dal 2008, descriviamo tutti i progetti intrapresi e che ritengo essere la fonte migliore per comprendere la vera essenza del nostro Gruppo.
Il modello proposto dalla Società Benefit può aprire la strada a un modo di fare impresa che generi profitto e che sia al contempo socialmente responsabile? Certamente e la nostra esperienza ne è la riprova: i nostri risultati economici si sono sempre dimostrati positivamente influenzati dalle iniziative aderenti ai principi ispiratori di una Società Benefit. Ritengo sinceramente che oggi il profitto sia un traguardo raggiungibile in modo coerente nel tempo, solo se le società operano in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, comunità locale, territorio e ambiente, per generare un impatto positivo a livello globale; diversamente il mercato tenderà ad espellerle.
Tra i campi d’azione coi quali una Società Benefit è chiamata a confrontarsi sono questioni tanto importanti quanto complesse: le politiche giovanili, la cultura d’impresa (intesa sia come formazione sia come accesso alla conoscenza) e la prevenzione. Come si pone Florim verso questi temi? Sul tema dei giovani sono stati sviluppati progetti importanti come il Master in Florim rivolto ai giovani neolaureati e neodiplomati e, da oltre 30 anni, il Premio Lucchese.
Il primo è un programma formativo di 6 mesi, orientato a diversi profili professionali e articolato in una serie di moduli didattici per trasmettere una conoscenza trasversale di tutte le funzioni aziendali
Il secondo è un premio istituito in memoria di mio padre e prevede l’erogazione di borse di studio ai diplomati col massimo dei voti dell’Istituto Tecnico Industriale Statale A. Volta di Sassuolo.
Sulla prevenzione le cito la nostra iniziativa “Gli incontri della salute”; conferenze sui più corretti stili di vita tenuti negli spazi della nostra Gallery e rivolti gratuitamente a dipendenti ed esterni.
Mi preme inoltre citare il Centro “salute&formazione” Florim, riconosciuto dall’American Heart Association e realizzato su oltre 600 m2 all’interno della sede principale, dove personale medico e paramedico dell’Ospedale di Sassuolo e dell’Ospedale 'Santa Maria Nuova’ di Reggio Emilia svolge attività di formazione attraverso la simulazione avanzata di interventi di pronto soccorso, su umanoidi di ultimissima generazione.
S’inserisce tra le attività del Centro il progetto “Florim mette una virgola rosa” che ha offerto e incentivato tutte le dipendenti Florim a prendere parte ad uno screening gratuito per prevenire le più comuni malattie cardiovascolari e ginecologiche. Gli oltre 370 controlli effettuati hanno consentito di intercettare, in alcuni casi, la fase iniziale di neoplasie che senza questa attività di prevenzione avrebbero potuto degenerare e compromettere in modo serio la salute delle pazienti interessate.
Infine, per quanto riguarda la cultura, le segnalo la collaborazione con la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia, avviata con la volontà di promuovere l’arte sostenendo il museo e la sua collezione di straordinaria bellezza.Ci può dare esempi concreti di cosa comporta la responsabilità sociale d’impresa di Florim con la nuova veste di Società Benefit? Innanzitutto il rispetto per la natura delle cose, che per noi vuol dire sostenere la durabilità contro l’insostenibile concetto di obsolescenza programmata, ma anche compensare virtuosamente gli effetti della produzione, che è l’unica via energeticamente “onesta” e perseguibile nel tempo.
L’azienda ha in funzione 45mila mq di pannelli fotovoltaici che si aggiungono a due impianti di cogenerazione e insieme sono in grado di generare – in condizioni ottimali – fino al 100% dell’energia elettrica necessaria per il funzionamento degli stabilimenti produttivi italiani; inoltre, siamo in grado di recuperare il 100% dell’acqua utilizzata nel ciclo produttivo e il 100% degli scarti crudi di produzione che vengono regolarmente riutilizzati nel processo.
Tra i progetti più aderenti alla connotazione di Società Benefit si inseriscono anche altri investimenti per un totale di oltre 45 milioni di euro negli ultimi 8 anni, mirati alla tutela ambientale. A questi si sommano le molteplici iniziative di solidarietà nei confronti del territorio e delle famiglie bisognose, portate avanti dalla Fondazione Ing. Giovanni Lucchese.
Se dovessi sintetizzare tutto in un claim utilizzerei “Il tempo è nostro amico”, coniato già negli anni ’60 con Floor Gres il claim e ripreso negli anni 2000 con una campagna stampa che tuttora fotografa i valori dell’azienda: la resistenza al passare del tempo, il rispetto dell’ambiente e la contemporaneità.
Come vengono condivise queste linee all’interno dell’azienda? Sono molto fiero di constatare che l’indirizzo volto alla tutela dell’ambiente è seguito con grande partecipazione da tutti i collaboratori. Un impegno che va sempre oltre quanto previsto dalla normativa e si pone obiettivi di miglioramento continuo nel prodotto, nel processo e anche nella gestione della catena di fornitura.
Tutto questo ci ha portati ad essere la prima azienda ceramica al mondo ad ottenere nel 2013 la certificazione internazionale UNI EN ISO 50001 per il Sistema di Gestione dell’Energia. Gli stabilimenti Florim sono inoltre certificati - dal 2010 - UNI EN ISO 14001 per la gestione ambientale, che attesta la conformità delle nostre procedure a quelle codificate a livello internazionale.
Il tutto senza trascurare l’attenzione rivolta al prodotto ceramico, per il quale controlliamo tutte le materie prime utilizzate attraverso un software specifico che monitora le informazioni dei fornitori sulla sicurezza, la distanza dalla cava e le dichiarazioni di contenuto riciclato.Come vede il futuro delle Società Benefit? Per me, essere Società Benefit significa essere una componente di un grande movimento che ha come obiettivo principale quello di cambiare un modello di business obsoleto e che non risponde più alle necessità del mondo di oggi e di quello che verrà domani.
Mi auguro di cuore che il numero di Società Benefit cresca con costanza nei prossimi anni per creare un nuovo modo di fare impresa con un impatto positivo e forte sulla comunità e sull’ambiente, a beneficio della nostra, ma soprattutto delle generazioni future.
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