13/09/2021 - Acerbis amplia la collezione Remasters con una nuova selezione di creazioni d’archivio dei talenti che hanno fatto la storia del design italiano, reinterpretati per l’era contemporanea dai direttori creativi Francesco Meda e David Lopez Quincoces, che hanno dato alle opere un’enfasi rinvigorita sulle lacche d’autore del marchio, insieme alla forza dei materiali, alle nuove proporzioni potenti e ai colori forti ispirati alle auto da corsa vintage.
La collezione Remasters ha debuttato al Supersalone 2021 e nel rinnovato showroom nella sede Acerbis di Mariano Comense, dove è esposta l’intera collezione, che include le novità e i prodotti già a catalogo anche in nuove finiture.
Tavolino Florian, Vico Magistretti, 1989
Florian è un tavolino pieghevole, originariamente disegnato da Vico Magistretti nel 1989, uno dei nuovi progetti riscoperti negli archivi Acerbis. Ingegnosamente funzionale, Florian rappresenta la straordinaria semplicità di Magistretti: un tavolo leggero a più livelli costruito su una struttura pieghevole ispirata a un manico di scopa che si ripiega completamente per essere appeso alla parete trasformandosi in un oggetto grafico composto da cerchi e linee. Nella nuova versione le dimensioni di Florian si adattano alla vita moderna, la sua struttura in legno di frassino si piega dolcemente e rapidamente con un innovativo meccanismo in ottone e il suo impatto grafico è rafforzato dai toni laccati color senape, verde abete e rosso mattone - un democratico passe-partout per la casa contemporanea.
Tavolo Serenissimo, Lella e Massimo Vignelli, 1985
In linea con il design originale di Lella e Massimo Vignelli, Serenissimo è una creazione che si esprime attraverso la sua geometria e i suoi materiali. Forme elementari caratterizzate da ricercate finiture metalliche o da morbide tonalità dello stucco veneziano, e un ampio piano in vetro — che raggiunge oltre i tre metri di lunghezza — disteso sopra una base ad altare, danno vita a una composizione armonica dalle dimensioni monumentali.
Tavolo Creso, Lella e Massimo Vignelli, David Law 1988
Con la sua forma singolare dalla silhouette monolitica, Creso fa ricorso al supporto di un solo piedistallo per trasformare un tavolo nel tipo di geometria vigorosa che era alla base della visione di Lella e Massimo Vignelli. Valorizzato da un’interpretazione più fedele delle idee di Vignelli, il nuovo Creso sperimenta un uso dei materiali capace di evidenziare la potenza del suo design, grazie a un piano rotondo e a una base a colonna, straordinariamente realizzati in travertino, o a una superficie in vetro sostenuta da una base in varie finiture metalliche o con stucco applicato a mano in un’ampia gamma di colori.
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