Grattacieli imbottiti, elementi lavorati singolarmente, sono rivestiti in un esclusivo tessuto disegnato caratterizzato da una trama rettangolare in rilievo che accosta il chiaro e allo scuro ricreando la luce che riflette sulle finestre. A contrasto, il sole, rivestito in un acceso raso rosso, tramonta nel centro tra gli edifici dello schienale.

 

L'incontro con Gaetano Pesce avviene nel 1964, quando Cesare Cassina andò a Padova per acquistare dei disegni dell’artista. Da allora Pesce ha dato vita ad alcune delle icone più celebri del Radical Design, come la poltrona Feltri e gli oggetti ironici e sovversivi di Bracciodiferro, società del Gruppo Cassina.

 

Disegnato nel 1980, il divano Tramonto a New York insegnava al mondo che il design non doveva essere solo pratico e funzionale ma che poteva, e doveva, avere un significato. Attraverso questo oggetto da collezionismo, Gaetano Pesce insinuava che il momento per il declino di New York fosse arrivato e che questa grande metropoli che lui amava stesse perdendo ogni stimolo. 

Invece il sole è risorto e, dopo successive osservazioni, l’artista ha decretato che forse la decadenza non era ancora iniziata e che questa sua città adottiva ancora oggi è un luogo urbano che continua a suggerire al mondo nuovi modi di vivere.

 

Il divano di Gaetano Pesce, ridimensionato in una versione più ampia del 20% rispetto al modello di archivio, è oggi disponibile in un’unica misura da tre posti. Per garantire l’autenticità di questa seria limitata di 50 pezzi, ogni divano ha una targa in acciaio satinato che riporta il logo di Cassina, il nome del progetto, il numero della seria e il nome e la firma dell’artista Gaetano Pesce.

 

Come tutti i nuovi prodotti di Cassina, Tramonto a New York utilizza materiali circolari sviluppati grazie al lavoro di Cassina LAB.

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