01/02/2023 - Ce n’est pas une collection. Gli arredi e i divani Maxalto presentati a Parigi scrivono un nuovo capitolo nella storia del brand Made in Italy guidato dall’art director Antonio Citterio. Nelle nuove proposte riecheggiano le atmosfere parigine degli anni tra le due guerre, riflettendo una certa cultura dell’abitare fatta di accoglienza, sobrietà, sostanza.
Non è dunque una “collezione”, perché i nuovi pezzi vanno a inserirsi senza soluzione di continuità nel catalogo, dialogando con i suoi elementi, spesso in una assonanza di contrari grazie a forme organiche che si contrappongono a quelle più rigorose dell’estetica Déco.
Un nuovo capitolo che non stravolge, ma semmai rafforza la cifra stilistica Maxalto. Ci sono nuovi profili, materiali sperimentali e colori aggiornati, e poi riedizioni di elementi storici, riveduti per essere più solidi e funzionali.
Il sistema di sedute componibili Arbiter è il pezzo chiave della nuova collezione-non collezione e nasce con l’ambizione di rinnovare e reinterpretare la tradizione dei divani dei maestri tappezzieri e delle icone dell’interior design.
Le linee rigorose ed essenziali, quasi archetipali, sono pensate per alleggerire l’impatto delle sedute nel contesto domestico. Disponibile in due profondità e varie configurazioni, riprende il tema dello schienale discontinuo caro a Citterio, pensato per creare una seduta orientata in senso contrario.
Caratterizzato dalle linee sinuose e d’ispirazione organica tipiche del secondo Dopoguerra, il divano Lilum è pensato specificamente per per coabitare nello stesso ambiente con sedute più formali. Il profilo di alluminio che segue perfettamente la geometria definisce il contorno con un tocco di sobria ricercatezza, mentre il bordo accentuato che separa la base dalla seduta è un richiamo ai divani artigianali della tradizione.
Icona della collezione Maxalto, il divano girevole Amoenus Soft è ora declinato in una dimensione più contenuta.
Il nuovo letto Sileo si pone a metà tra le proposte dallo stile ricercato e i sommier essenziali, d’ispirazione quasi alberghiera. Le forme sono leggermente arrotondate senza risultare ingombranti e la struttura può ospitare diversi sistemi di rete e alloggiare il materasso semi incassato oppure a filo.
Pezzo solo all’apparenza secondario, il paravento Paratus risponde alla necessità di definire gli spazi nei grandi ambienti domestici. Il pannello è leggermente fonoassorbente e dotato di una matericità tangibile senza essere invadente.
Le sedie Cleide e Despina sono due progetti di Antonio Citterio agli albori della traiettoria di Maxalto, rimeditate e attualizzate nei materiali, nella tecnica produttiva e nelle dimensioni per adattarsi all’evoluzione dell’abitare.
Alle famiglie di imbottiti si abbinano i nuovi tavolini Elios, i tavolini/comodini d'ispirazione orientale Loto e il tappeto in lana Diakos.
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