Il potere simbolico del marmo nella nuova collezione Margraf
Tre sculture monolitiche ispirate agli elementi architettonici del mondo classico. Al Salone del Mobile il progetto Frammenti firmato Raffello Galiotto
06/03/2024 - Raffello Galiotto interpreta il marmo Margraf nella nuova collezione Frammenti che verrà presentata in anteprima al Salone del Mobile 2024.
Ispirata alla magnificenza delle architetture antiche e agli elementi lapidei che ancora oggi sono visibili all’interno dei siti archeologici, Frammenti nasce da una riflessione sul potere simbolico del marmo e sulla sua percezione odierna. Nella memoria collettiva il marmo è considerato un materiale nobile, emblema di un passato glorioso, di cui oggi rimangono testimonianze spesso sotto forma di rovine.
La collezione si sviluppa proprio intorno a questo concetto, mettendo in scena una composizione di elementi classici orientato più allo stupore della scoperta che alla malinconia delle rovine e delle cose perdute. Partendo da alcuni elementi architettonici del mondo classico, Raffaello Galiotto ha progettato tre sculture monolitiche, una colonna, un tavolo e una seduta, nati dall’assemblaggio di frammenti, da qui il nome della collezione, tenuti insieme da una materia elastica in marmo, un’anima che dona nuova vita a queste parti lapidee.
Dall’ampia materioteca Margraf, il designer ha scelto tre marmi, provenienti da Italia, Brasile e Vietnam, ognuno destinato a realizzare una singola opera, che diventa in questo modo una nuova rovina, poiché composta da tipologie di marmi sconosciuti nella Roma antica. Il marmo Fior di Pesco Carnico® con le sue tenui tonalità che sfumano dal bianco, al grigio, al rosa chiaro, va a comporre il tavolo le cui linee richiamano gli architravi dei portali classici. La seduta, invece, prende vita grazie all’intensità della quarzite Polaris Gold, con le sue variazioni cromatiche dal giallo al verde. Infine, le profonde venature scure del marmo Notre Dame danno movimento e dinamicità alla colonna, che appoggiata a terra richiama i resti degli elementi classici delle architetture antiche.
La collezione mette in luce l’expertise dell’azienda, in grado di far coesistere tecnologia e artigianalità. Da un parte i processi di modellazione digitale 3d e fresatura robotica permettono la realizzazione dei prodotti e della particolare plasticità delle connessioni tra i frammenti, dall’altra il tocco di rifinitura manuale dei dettagli e delle finiture completa l’opera.
Lo stand, progettato da Galiotto, è uno spazio teatrale nel quale i tre frammenti della collezione vanno in scena. Protagonisti assoluti del palco, i tre elementi emergono su uno sfondo scuro, richiamando l’aura sacra degli antichi templi e luoghi di culto classici. Nessun oggetto superfluo, solo tessuti e tendaggi leggeri per non distogliere l’attenzione dai marmi. Uno spazio della memoria che tramite questi tre elementi di valore racconta la storia del marmo.
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