08/03/2024 - Modulare, durevole e 100% sostenibile, la cucina USM Haller arreda la Wolfhouse, la casa in stile modernista situata a Newburgh, New York, con vista panoramica sul fiume Hudson. Progettata da Philip Johnson nel 1949 su richiesta di Benjamin V. Wolf, l'architettura rispecchia la firma dell'influente architetto americano con un layout a pianta aperta e vetrate a tutta altezza. Recentemente restaurati, gli interni sfoggiano il frutto della collaborazione tra i due attuali proprietari di casa e il brand svizzero d'arredo, mettendo al primo posto sostenibilità e longevità.
Jiminie Ha, direttrice di Graphic Design presso il Museo Guggenheim, e Jeremy Parker, fondatore dell'agenzia creativa Good People, hanno acquistato l’immobile nel 2020. Da quel momento, l'hanno meticolosamente rimesso a nuovo, ripristinandone il concept di partenza.
Dando libero sfogo al proprio estro creativo e all'autosufficienza inventiva, i due proprietari hanno esteso il loro approccio a ogni dettaglio, dalla ristrutturazione dell'immobile all'interior design, reperendo mobili vintage e pezzi architettonici, tra cui lavandini, vasche da bagno e finiture. I moduli della cucina USM Haller sono stati recuperati attraverso il mercato del second hand, incarnando il concetto di sostenibilità dell’azienda “più a lungo un prodotto può essere utilizzato, minore è il suo impatto sull'ambiente”.
"Siamo consapevoli degli effetti nocivi dell'obsolescenza programmata". Afferma Jiminie Ha. "In qualità di designer, è nostra responsabilità mettere al centro del nostro lavoro la sostenibilità intelligente, lavorando con quello che abbiamo già, senza generare ulteriori rifiuti".
Pur rimanendo fedeli alla planimetria originale, i proprietari si sono concessi un tocco creativo con il mobile della cucina, inserendovi elementi in acciaio, materiale in voga nei mobili da cucina degli anni Cinquanta.
Insieme al consulente di USM Modular Furniture, hanno progettato una cucina capace di incarnare sia il passato che il futuro dell'abitazione: una palette cromatica molto diffusa negli anni Cinquanta colora una cucina interamente costruita con pezzi di seconda mano del brand svizzero.
"Originariamente avevamo pensato di utilizzare un rivestimento in pietra per i piani di lavoro". Spiega JeremyParker. "Abbiamo collaborato con l’artista Shawn Maximo per visualizzare una versione più moderna di questa cucina. Una volta che abbiamo scoperto le configurazioni di USM, abbiamo visto che parlava da sola e che non c’era davvero bisogno di aggiungere altri dettagli al piano".
Considerato l’intento dei proprietari di evitare 'nuovi' materiali e cercare prodotti duraturi, i mobili USM si sono rivelati gli arredi ideali per la cucina della Wolfhouse per la loro longevità grazie all'uso di materiali di alta qualità e al principio della modularità, che consente di adattarli all'infinito.
Questo sito non utilizza cookie di profilazione ma solo cookie tecnici per funzionare correttamente e cookie di Analytics per raccogliere statistiche anonime sulla navigazione. Continuando la navigazione su questo sito si accetta la Cookie PolicyX non mostrare pi�